Borsa di studio in memoria del docente universitario dell’Unipa Giuseppe Provenzano. Ad istituirla il dipartimento Saaf di Scienze agrarie, alimentari e forestali dell’università di Palermo e l’Ersu di Palermo. Iniziativa che si concretizza a un anno dalla scomparsa del 57enne docente di Partinico, ordinario del settore scientifico disciplinare di Idraulica agraria e sistemazioni idraulico-forestali. Lo stimato professore perse la vita durante una missione istituzionale in Egitto, rimanendo coinvolto in un incidente stradale. Questa borsa di studio vuole essere un modo per “celebrare la figura dello scienziato, del ricercatore e dell’uomo”.

I dettagli delle borse di studio

La prima iniziativa riguarda il bando per l’assegnazione di 2 borse di studio da 2 mila euro ciascuna, destinate a studenti universitari iscritti a corsi di laurea del dipartimento Saaf. La seconda iniziativa, invece, prevede una borsa di studio di mille euro per uno studente iscritto a università, accademie di belle arti o conservatori di musica della Sicilia occidentale. Si realizzerà un murales nella residenza universitaria Santi Romano che dovrà contenere anche un ritratto con dedica al professor Giuseppe Provenzano.

Il convegno a Unipa

Lunedì prossimo 4 dicembre, dalle 9, nell’aula magna Ballatore in viale delle Scienze avranno inizio due giornate di studio in onore del professore Provenzano sul tema della “Ricerca nel settore dell’idraulica agraria, dell’irrigazione e delle sistemazioni idraulico-forestali”. Durante la prima parte del convegno, verrà ricordata l’attività accademica del docente che ha rivolto uno sguardo sempre attento, affettuoso e incoraggiante ai giovani collaboratori. La seconda parte del convegno, con inizio alle 10,40 e che si concluderà il giorno successivo, prevede ben 70 contributi scientifici. Vi saranno tre relazioni generali sui temi delle risorse idriche, dei processi idrologici e delle sistemazioni idraulico-forestali.

Chi era Giuseppe Provenzano

Giuseppe Provenzano era un punto di riferimento nel campo dell’irrigazione a livello nazionale e internazionale. In Egitto era andato per un progetto europeo di formazione dei tecnici agrari locali. Si voleva istituire un corso di laurea magistrale per formare ingegneri, adeguatamente qualificati per la sfida del cambiamento climatico, della gestione delle risorse idriche, dell’energia e del cibo. Il ritorno in Sicilia era previsto il giorno 4 dicembre dello scorso anno ma giovedì 1 dicembre, alle 4 del mattino, il minibus sul quale viaggiava con altre dieci persone si è scontrato con un mezzo pesante che ne ha provocato la morte.

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