Non c’è pace per i residenti del quartiere di Borgovecchio, a Palermo. Si sono infatti verificati nuovi sversamenti di acqua di fogna all’incrocio fra piazza della Pace e via Archimede. Luogo tristemente noto, ormai da sei anni, per continui allagamenti della sede stradale. Presenza di acqua derivata dall’otturazione di un pozzetto fognario limitrofo, su cui i residenti del palazzo drenano l’acqua di falda che risale dal sottosuolo e che si accumula negli scantinati della struttura. Una situazione per la quale, in passato, si è mobilitata perfino l’Asp, che ha chiesto degli interventi urgenti al Comune.
Una pozza d’acqua fetida che riversa i propri miasmi in tutta l’area circostante. L’azione dell’acqua è evidente già guardando le condizioni dell’asfalto, dissestato e pieno di pericolose buche che, ricoperte, diventano trappole per ciclisti e motociclisti. Fatto che si unisce, chiaramente, alle condizioni in cui sono costretti a vivere non solo i residenti ma anche i lavoratori e i fruitori del limitrofo centro comunale di raccolta di Rap.
Allagamenti, come sopra ricordato, figli della risalita di acqua di falda dal sottosuolo, che ha costretto i residenti di piazza della Pace a dotarsi di una pompa idrovora di fortuna che riversa l’acqua in un attiguo pozzetto fognario. Struttura che, come sopra ricordato, tende ad otturarsi, causando le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Un’emergenza che va avanti da circa sei anni e su cui i residenti hanno manifestato più volte il proprio disappunto. Situazione analizzata dal presidente dell’ottava circoscrizione Marcello Longo. “Ho visionato la situazione in piazza della Pace. E’ una situazione intollerabile. Sarà una delle priorità che chiederò di affrontare con il consiglio di circoscrizione”.
Una scia di acqua fetida che, come al solito, si propaga anche nelle strade limitrofe. Linea di liquidi fognari che costeggia le immancabili cataste di rifiuti. Ne è un esempio lampante quella in essere già da diversi giorni in via Archimede, proprio di fronte al centro comunale di raccolta. Nonostante la presenza dell’isola ecologica, alcuni incivili hanno deciso di dar vita ad un cumulo di spazzatura, con i soliti sacchetti di indifferenziato a far da cornice agli immancabili rifiuti ingombranti. Il tutto a pochi metri da due plessi scolastici, ovvero la scuola elementare Giacomo Serpotta e l’istituto comprensivo Federico II. Strutture al momento inattive per la pausa estiva ma che, già dal mese prossimo, torneranno ad ospitare bambini per le consuete lezioni scolastiche.
La risalita d’acqua di falda avvenuta negli ultimi anni non ha interessato solo l’area di piazza della Pace, ma ha riguardato in passato anche altri immobili all’interno del quartiere di Borgovecchio. Fra questi, alcuni palazzi fra piazza Strazzeri, via Domenico Scinà, via Francesco Crispi e via Rosario Gerbasi. Alcuni condomini hanno perfino deciso di adire alle vie legali, chiedendo una perizia giurata da parte di un geologo. Da allora si sono susseguite una serie di promesse, culminate in interventi straordinari da parte di Amap. Nel frattempo, i residenti sono stati costretti ad attrezzarsi con delle pompe idrovore, al fine di drenare l’acqua dalle aree sotterranee dei propri palazzi.
Un fatto che, nei mesi scorsi, ha costretto i residenti di piazza della Pace a costituire un comitato di quartiere. Consesso di cittadini che ha tenuto diverse assemblee civiche ed ha avviato alcune manifestazioni di protesta. Un gruppo, quello composto dai cittadini di Borgovecchio, che si è più volte confrontato con le istituzioni per risolvere definitivamente il problema. In tal senso, va ricordato il sit-in organizzato sotto Palazzo delle Aquile nel mese di dicembre, dopo il quale vi è stato un incontro con i tecnici del Polo Tecnico e con l’assessore ai Lavori Pubblici Maria Prestigiacomo.
Quest’ultima, nel mese di gennaio, ha disposto l’avvio degli interventi su Borgovecchio in somma urgenza. L’esponente della Giunta Orlando ha affidato l’incarico ad Amec, ditta che si sta occupando in zona dei lavori del collettore fognario e che sta riscontrando anch’essa notevoli problemi nel condurre gli scavi. Risalita d’acqua dal sottosuolo che ha condizionato le vite di chi vive il quartiere. Come rispecchia quanto successo mercoledì 19 gennaio, quando i volontari del Centro Sociale Anomalia hanno dovuto condurre le somministrazioni del vaccino anti-covid proprio a pochi passi dalla fetida pozza di piazza della Pace.