I cittadini ripuliscono le aree degradate e invase dai rifiuti di Palermo. In particolare, i ragazzi e le ragazze del Centro sociale Anomalia, quartiere popolare Borgo Vecchio, si sono armati di badili, secchi e sacchi, e hanno riqualificato la zona di piazzetta della Pace e via Archimede, da mesi ormai invasa da rifiuti e liquami. Da qualche settimana, inoltre, al centro sociale sono riprese le attività.
Situazione igienico-sanitaria drammatica
“Nonostante le moltissime richieste rivolte alle istituzioni e alla Rap – dicono gli attivisti -, nessun intervento comunale ha cercato di ripristinare una qualche normalità. La zona è inoltre interessata da anni da continui allagamenti degli scantinati e delle strade a causa di lavori di pertinenza comunale mal effettuati. Questi sversamenti rendono la situazione igienico-sanitaria drammatica. La precedente giunta aveva assunto l’impegno di risolvere il problema attraverso la realizzazione d’interventi strutturali e collegamenti fognari. Ma nulla è stato effettivamente consegnato”.
Le attività del centro sociale Anomalia
Così, affinché la zona tornasse vivibile, le attiviste di Anomalia e di altre associazioni e collettivi, hanno deciso di intervenire direttamente. Da qualche settimana al centro sociale sono riprese le attività; all’ambulatorio popolare – progetto di medicina sociale e gratuita – si stanno per affiancare il doposcuola per i più piccoli e le attività della palestra. “Medici, bambini, abitanti del quartiere e frequentatori di Anomalia – dicono dal centro sociale – meritavano un ambiente salubre e dignitoso, così, preso atto della solita sordità delle istituzioni, Anomalia ha indossato guanti e stivali, si è autorganizzata è fatto ciò che la politica non vuole più fare: prendersi cura dei quartieri popolari”.
“Ci mettiamo al posto delle mancanze istituzionali”
“Palermo è invasa dai rifiuti. In questo caso una comunità ha deciso di mettersi in proprio e sopperire alle mancanze istituzionali. Ma sognare una Palermo più pulita e meglio amministrata, pare sempre più un sogno lontano”
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