“Basta promesse, Borgo Vecchio merita di meglio”. Questo è lo striscione esposto dai residenti del quartiere durante la protesta indetta questo pomeriggio contro la continua presenza di acqua di fogna a cielo aperto presente sulla sede stradale fra piazza della Pace e via Archimede. Dopo i blocchi stradali avvenuti ieri sera, alcune persone hanno deciso di replicare lo stop al transito dei mezzi. Servendosi di alcuni cassonetti destinati alla raccolta differenziata, gli abitanti della zona hanno fermato la normale viabilità.
Acqua di fogna in strada, protestano i residenti
La situazione è divenuta ormai insostenibile non solo per i residenti, ma anche e soprattutto per il centro comunale di raccolta di Rap e per alunni e famiglie dei due plessi scolastici di via Pier delle Vigne. “E’ una situazione di abbandono di tutto il quartiere di Borgo Vecchio che evidentemente, siccome non siamo nel quartiere buono della città, interessano poco le Amministrazioni – sottolinea Giorgio Martinico, esponente del Centro Sociale Anomalia -. Siamo fermi alle promesse. La situazione si aggrava. Le condizioni strutturali del palazzo rischiano di essere messe in pericolo dai continui allagamenti. Topi, zanzare, insetti di tutti i tipi arrivano fino agli ultimi piani del palazzo. Siamo messi di fronte ad una crisi non solo igienico-sanitaria ma anche politica. C’è stato un disinteresse da parte del mondo politico, da parte di tutti i partiti. Ogni giorno dobbiamo convivere con questa situazione. Ciò quando facciamo ambulatori, quando facciamo attività con i bambini o quando gli alunni devono andare a scuola”.
Un’emergenza che va avanti da anni
Stato di disagio che va avanti da diverso tempo, quantomeno da sei anni. Da allora infatti, nella zona di Borgo Vecchio si verificano periodici fenomeni di risalita di acqua di falda. Liquidi drenati dai residenti di piazza della Pace attraverso mezzi di fortuna. Fra questi, una pompa idrovora che scarica in un fognolo che dà su via Archimede. Peccato che, quando l’accesso al sistema fognario si ottura, l’acqua di riversa in strada, provocando i disagi ben noti a tutti. Un problema che abbasse la vivibilità dei residenti di Borgo Vecchio, in particolare dei bambini.
Un dettaglio non da poco sopratutto in un momento come quello di Capodanno che, normalmente, dovrebbe essere di gioia. Ma che invece per trasformarsmi in una necessaria consapevolezza di cosa deve cambiare. “I bambini e le bambine del quartiere hanno realizzato per scherzo delle barchette – sottolinea Roberta Ferruggia -. Quest’anno abbiamo concetrato la nostra attenzione sulla condizione del nostro quartiere e come dovrebbe essere il nostro quartiere”. Un messaggio triste verso le nuove generazione anche se, sostiene l’esponente del centro sociale, “non si agisce immediatamente potrebbe diventare una situazione normalizzata. Ovvero, pensare che essere trattati da cittadini di Serie B sia normale. Borgo Vecchio merita di più. E noi pretendiamo molto di più per questo quartiere”.
C’è chi poi, nella pozza di acqua di falda mista a fogna, ci è perfino finito dentro. “Mia moglie è caduta nella pozza – sottolinea Agostino Calatabiano, residente di piazza della Pace 4 -. Era andata a fare la spesa. Mentre camminava per tornare a casa, è scivolata nella fanghiglia. Ci sono delle buche che con l’acqua non si vedono. Per fortuna, non ci sono state ulteriori conseguenze. Ma ha avuto dolori alla gamba. E’ bruttisssimo vivere così. Spero che l’Amministrazione faccia qualcosa al più presto. E’ impossibile vivere in queste condizioni”. Secondo quanto riferito dai manifestanti, era atteso nel pomeriggio un sopralluogo da parte delle istituzioni politiche. Da capire se ciò servirà o meno a risolvere il problema in futuro.
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