Dopo mesi di tranquillità, il problema è tornato in tutta la sua potenza. Sarà un Natale davvero triste per il quartiere di Borgo Vecchio, a Palermo. Lontano, ma non troppo, dalle luci del centro città, l’acqua di fogna è tornata ad invadere la sede stradale di via Archimede. Un problema che va avanti almeno da sei anni e sul quale il Comune è riuscito soltanto a rattoppare il buco ma non a riparare la falla. Nemmeno i recenti lavori condotti nell’area del collettore fognario sembrano aver risolto le criticità. Così, al manifestarsi delle prime piogge invernali, la situazione è nuovamente peggiorata.
A pochi metri dal luogo in cui i ragazzi del quartiere giocano e vanno a scuola, si estende una lunga scia di acqua fetida che viene scarrozzata da auto, moto e mezzi pesanti lungo le strade di tutto il quartiere. L’odore è nauseante, soprattutto la sera. Fatto che crea disagi ai residenti di piazza della Pace e di tutto il circondario, nonchè ai fruitori del centro comunale di raccolta della Rap. E l’altro elemento paradossale riguarda proprio il tema della spazzatura. Lì dove dovrebbe esserci il tempio della raccolta differenziata infatti, si susseguono abbandoni incontrollati di rifiuti. Alcuni stazionano proprio nei pressi del tubo che drena l’acqua dagli scantinati del limitrofo palazzo, altri si trovano qualche decina di metri avanti, nel muro attiguo alla scuola media Federico II. Un’indecenza, un insulto all’idea di decoro urbano.
E sul punto si registra la duro presa di posizione di chi vive quella realtà ogni giorno, ovvero del Centro Sociale Anomalia. “Se sono bastate scarse piogge a creare questa situazione di degrado e nocività per la salute che cosa succederà allora durante la stagione invernale? Noi pretendiamo di avere risposte immediate e un intervento in grado di mettere in sicurezza la piazza e gli scantinati dei palazzi circostanti per risolvere una volta per tutte questa condizione invivibile. Tutto ciò è ancora più paradossale se pensiamo che la Rap neanche si degna di raccogliere i cumuli di rifiuti stipati di fronte il loro centro di raccolta in Piazza della Pace in cui ogni mattina si radunano i camion preposti a questa attività. Forse il comune e la circoscrizione pensano che i cittadini del Borgo siano abitanti di serie B ma noi sappiamo benissimo che non è così e pretendiamo di essere ascoltati e di vedere rispettati i nostri diritti perché meritiamo molto di più di questo”. Al di là delle parole, per Borgo Vecchio sarà un Natale triste. E a ricordarlo non ci saranno pacchi doni, ma soltanto la puzza.