La crescita dei flussi e delle presenze turistiche a Palermo continua anche nel 2018, ad un ritmo più che doppio rispetto a quello della Sicilia e quasi quadruplo rispetto alla media italiana. È il dato che emerge dalle analisi Istat su arrivi e presenze turistiche in città e sul numero delle strutture ricettive.
In sintesi, Palermo registra complessivamente un aumento delle permanenze (cioè del numero di turisti moltiplicato per il numero dei pernottamenti) pari al 7,8%, contro il 2,9 della Sicilia e il 2% della media nazionale.
A trainare, come già era stato nel 2017, sono state le strutture extra-alberghiere, ma comunque anche gli alberghi tradizionali registrano un aumento del 4,3%, quasi triplo rispetto alla media nazionale del 1,6. In particolare i “Bed and Breakfast” (il cui numero complessivo è cresciuto da 265 nel 2016 a 457 nel 2017, fino a 553 nel 2018) e degli “Alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale”, cresciuti in modo esponenziale dai 76 del 2016 ai 166 del 2018.
Sono quindi le strutture “non convenzionali” a marcare la differenza di crescita fra Palermo e il resto del Paese, con un aumento del +23,4% che è quasi 10 volte superiore a quello nazionale (+2,7%).
Nel 2018 si è registrato il sorpasso dei turisti stranieri rispetto a quelli italiani. Mentre nel 2016 e 2017, la maggioranza era composta da nostri connazionali (il 51%), nel 2018 i numeri si sono invertiti e gli arrivi dall’estero rappresentano il 50,7% del totale. L’aumento dei turisti stranieri sostiene anche un complessivo aumento dei pernottamenti, visto che i nostri connazionali si fermano in media 2 giorni a Palermo, mentre chi proviene dall’estero si ferma per 2,3 giorni.
Cresce infatti il tasso di occupazione dei posti letto, sia per gli alberghi (nel 2016 ogni letto veniva occupato in media 125 giorni l’anno, mentre nel 2018 si è superata la media di 140 giorni), sia per le strutture non alberghiere (da 51 giorni nel 2016 a 63 giorni nel 2018).
“Sono numeri straordinari – commenta il Sindaco che ha mantenuto per sé anche la delega per il turismo – che confermano quanto già sapevamo: Palermo è una città accogliente che sempre più è conosciuta nel mondo al di fuori degli stereotipi e per la propria realtà d’oggi. Un risultato raggiunto anche grazie alla promozione internazionale ed all’essere, sempre secondo i dati ufficiali dell’Istat, la più sicura fra le grandi città italiane”.
“Il turismo si conferma come potenziale motore del nostro sviluppo, ma è già oggi una realtà consolidata che, anche grazie all’enorme indotto che genera nella mobilità, nella ristorazione e nel commercio. Sono risultati straordinari – conclude – che mostrano comunque ulteriori spazi per migliorare, e proprio per questo, l’Amministrazione sta lavorando sempre più, oltre che per la promozione complessiva dell’immagine di Palermo in Italia e all’estero, per la destagionalizzazione dei flussi, con campagne rivolte a coloro che scelgono la bassa stagione per i propri viaggi”.
Ma bisognerà attendere per conoscere i dati del 2019 e comprendere se il boom dell’anno di Palermo capitale della Cultura potrà considerarsi confermato. Gli albergatori nel 2019 si lamentano e già in occasione del Festino parlano, invece, di un calo anche se un dato ufficiale statistico non esiste
Nello specifico questi i dati rilevati dall’Istat nel 2018 sono questi: in totale i turisti arrivati a Palermo sono stati 559.900 (277 mila italiani, 283 mila stranieri). Questi quasi 560 mila turisti hanno pernottato nel complesso per 1.149.431 di notti (509,4 mila italiani, 640 mila stranieri).
I pernottamenti sono stati suddivisi fra le 77 strutture alberghiere della città per un totale di 8189 posti letto (in leggero aumento rispetto ai 8155 del 2016) e nelle 553 (fra cui 166 alloggi e 374 b&b) strutture extra-alberghiere
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