Il ministero dell’Economia vuole far pagare a 12 comuni siciliani le maxi multe comminate all’Italia dall’Unione europea per non avere effettuato le bonifiche delle discariche e la depurazione delle acque reflue.
A causa dei mancati interventi lo scorso giugno era scattata la prima penale da 2,4 milioni di euro. A dicembre ne è arrivata un’altra di pari importo. Quindi la sanzione complessiva è di 4,8 milioni di eur che adesso il governo Renzi vuole addossare sulle ‘fragili’ schiene dei Comuni di Augusta, Priolo, San Filippo del Mela, Cammarata, Siculiana, Racalmuto, Leonforte, Paternò, Monreale, Mistretta e Cerda.
La richiesta del Mef fa infuriare Marika Cirone di Marco, parlamentare regionale del Pd. “Difficile non commentare con rabbia – dice la deputata – l’ennesima ammissione di impotenza da parte del governi nazionale e regionale in materia di bonifiche ambientali. Come nelle ‘commedie degli imbrogli’ succede che, condannato per una ennesima procedura d’infrazione, il Ministero Economia e Finanza avanzi richiesta di rivalsa a 12 comuni siciliani per l’ammontare di circa 5 milioni di euro”.
Secondo la Di Marco i 12 comuni “divengono i capri espiatori di inefficienze e manifeste incapacità che si rincorrono su inesauribili carteggi da Palermo a Roma, gettando nello sconforto e nella confusione amministrazioni e comunità. Tanto più si prova sconforto quando questo trattamento è riservato a comuni come Augusta e Priolo, che rincorrono da decenni bonifiche e risanamento ambientale e vedono insidiati giorno dopo giorno salute e occupazione”.
Quindi la questione potrebe presto approdare in commissione Ambiente dellArs. “Ho chiesto una audizione dei sindaci e del governo regionale in commissione legislativa Territorio e Ambiente all’Ars. Bisogna fare chiarezza subito – conclude la parlamentare regionale del Pd – evitando che al danno si aggiunga la beffa”.
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