La futura via Biagio Conte, oggi via Tiro a Segno, è stata ripulita dai rifiuti bruciati presenti da giorni sulla sede stradale. Le maestranze di Rap hanno infatti rimosso le carcasse di spazzatura presenti nel tratto fra corso dei Mille e via Archirafi. Opere di riqualificazione urbana che seguono alla bonifica effettuata nell’area dell’Ecomostro, oggetto qualche giorno fa di un’aspra polemica politica.
Come verificato dalla nostra redazione il 21 febbraio scorso infatti, proprio nell’area che dovrebbe essere interessata dall’intitolazione al missionario laico scomparso lo scorso 12 gennaio, è stato dato alle fiamme un grosso quantitativo di rifiuti. Dell’episodio rimaneva a terra un eloquente scia nera, proprio a testimoniare quanto successo. Ammasso di spazzatura bruciata rimossa proprio nelle ultime ore dal personale di Rap, che ha inoltre ripulito l’area nei pressi dell’Ecomostro, nonchè via Pennino e via Sperone. “Vediamo quanto durerà” ha scritto sui propri canali social il presidente della II Circoscrizione Giuseppe Federico, facendo trapelare una certa stanchezza nei confronti degli incivili che, troppo spesso, sporcano l’area della II Circoscrizione.
Problemi sui quali si è concentrato di recente anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla che, durante un evento tenuto sabato alla Missione Speranza e Carità, ha rilanciato la volontà dell’Amministrazione di risolvere le criticità che affligono via Tiro a Segno. “So che ci sono state critiche – ha detto il primo cittadino – sulle condizioni della strada. Siamo in contatto col Coime per la demolizione. Con Amap stiamo sviluppando anche il progetto per la riqualificazione del collettore fognario”.
Un’intitolazione figlia della volontà espressa dall’Amministrazione e dal Consiglio Comunale. Proprio Sala delle Lapidi ha infatti approvato, nella giornata di mercoledì 22 febbraio, una mozione che impegna la Giunta ad intestare il tratto stradale in questione alla memoria di Biagio Conte. Atto non vincolante per l’Amministrazione Comunale, anche se traccia una linea ben demarcata per la Giunta. Ciò al netto dei limiti giuridici all’operazione. Rimane infatti da aggirare il vincolo che preclude la possibilità di intitolare strade a personaggi pubblici se non a dieci anni dalla relativa morte. Ostacolo che si sta provando a superare vista l’importanza sociale ricoperta da fratel Biagio nella cittadinanza palermitana. Fatto che ha provocato uno spiccato impegno sotto il profilo politico, prima con la mozione votata in II Circoscrizione e ora con l’atto presentato e votato in Consiglio Comunale.
L’idea iniziale della VI Commissione consiliare, che ha proposto la mozione, era quella di intitolare via dei Decollati alla memoria di Biagio Conte. Un’altra opzione parlava poi di intestare, al missionario laico, l’area di via Archirafi. Progetti però tramontati per problemi storiografici. Si è così passati all’opzione di via Tiro a Segno, ma anche su quest’ultima c’è stato bisogno di un correttivo. Modifiche manifestatesi nella possibilità di intitolare non tutta la via, bensì la sua porzione più prossimale a corso dei Mille, tra il canile municipale e l’incrocio con via Archirafi. Rivisitazione della mozione dovuta alla significativa importanza di via Tiro a Segno e, in particolare, ai legami con la storia della famiglia Florio.
Si spera che l’intitolazione alla memoria del missionario laico scomparso lo scorso 12 gennaio contribuisca a generare uno spirito di senso civico tale da mantenere pulita la zona della II Circoscrizione di Palermo. Un’area, purtroppo, oggetto di vasti fenomeni di degrado ed incuria. Fatto sul quale, nei giorni scorsi, si è scatenata una polemica social avviata dal capogruppo del M5S Antonino Randazzo. “Il mostro di via Tiro a Segno è ancora lì malgrado le tante promesse di chi ha governato e di quelle di chi governa oggi questa città. La fognatura e l’emergenza igienico sanitaria a cielo aperto in via Tiro a Segno 60 sono ancora lì. Ciò malgrado le tante parole e le tante promesse. Ovviamente – attaccava Randazzo – poi tutti bravi e presenti sul territorio quando ci ritroveremo magari in via Tiro a Segno per la intitolazione della strada al nostro più illustre concittadino“.
Una “provocazione” di stampo politico alla quale ha risposto a distanza il presidente della II Circoscrizione Giuseppe Federico. “L’intitolazione di via Tiro a Segno alla memoria di Biagio Conte dovrebbe essere di buon auspicio per accelerare quei processi avviati dall’Amministrazione. Uno di questi riguarda la fognatura di via Tiro a Segno 60, su cui si aspetta un preventivo da parte di Amap, e l’altro è l’abbattimento dell’ecomostro, sul quale ha mostrato impegno l’assessore Carta. Quindi, ci riteniamo fiduciosi”.
Degrado al quale però si affiancano problemi di ben più difficile risoluzione. Fra questi, l’annosa presenza di un ecomostro nei pressi dell’area di Sant’Erasmo. Zona fuori dal perimetro dell’intitolazione ma non per questo la questione merita di essere trascurata. Ciò alla luce dei problemi vissuti dai residenti e dallo stato dei luoghi che appare evidentemente deficitario. Con riferimento all’ecomostro, di recente lo stesso è nuovamente diventato una discarica a cielo aperto. Spazzatura di ogni genere, rifiuti ed ingombranti. Qualcuno ha perfino abbandonato un’imbarcazione in legno. Un pugno in un occhio da un punto di vista architettonico e di decoro sul quale si continua ad attendere il progetto per l’abbattimento. Fatto sul quale, ad oggi, non si registrano sviluppi di sorta.
Come se non bastasse, spostandosi leggermente verso Sant’Erasmo ci sono problemi più contingenti, ovvero la presenza di una fogna a cielo aperto nei pressi del civico 60. Struttura nella quale abitano 140 famiglie che attendono, almeno dal 2016, un allaccio fognario degno di questo nome. Allora, fu realizzata una conferenza di servizi alla presenza dei tecnici di Amap, Coime, e degli uffici comunali al fine di risolvere il problema. Da allora il Comune ha provato a sollecitare Amap ad un intervento. Ciò anche attraverso un’ordinanza sindacale del 25 gennaio 2021, con la quale l’allora sindaco Leoluca Orlando chiedeva un intervento urgente sul posto. Ad oggi però nulla si è concretamente mosso. E gli effetti sono evidenti a chi si trova in transito sul posto. I bambini giocano a calcio in un campetto a pochi passi dall’acqua di fogna. L’odore si percepisce già a diversi metri di distanza, rendendo l’aria irrespirabile.