Il rischio frenata nel percorso di aggiudicazione della gara per lo stabilimento ex Blutec ex ex Fiat di Termini Imerese adesso è ufficiale. Il ricorso preannunciato da BlogSicilia e che era stato proditoriamente smentito dai ricorrenti, è stato. adesso, formalizzato al Tar del Lazio. Un passaggio solo tecnico, quello del deposito, perché gli atti preliminari riportati da BlogSicilia rappresentano già la fase ricorrente come contestato alla inefficace smentita

Adesso è stato depositato formalmente anche al Tar del Lazio, dopo la notifica ai soggetti destinatari che la procedura prevede avvenga prima di questo passaggio. Il ricorso per l’annullamento, previa sospensiva, del provvedimento di assegnazione della gara di cessione dell’ex Blutec di Termini Imerese alla Pelligra Italia holding è stato protocollato in data di ieri. A presentarlo è stato l’avvocato Anna Ferraris per conto della cordata Sciara Holding Ltd e Smart City group Scrl, la cui offerta non era stata ritenuta congrua dai commissari straordinari che hanno valutato le proposte per l’acquisizione dello stabilimento.

Il tentativo di smentita della Sciara Holding

Quando BlogSicilia aveva raccontato i contenuti del ricorso e dopo una intera giornata di polemiche era arrivata una smentita della società ricorrente che sosteneva: “Non abbiamo presentato alcun ricorso al Tar del Lazio sul bando ex Blutec di Termini Imerese. Sarebbe stato sufficiente informarsi col tribunale amministrativo per appurarlo” dice all’ANSA il ceo di Sciara Holding, Fabio Bertolotti. Il manager del gruppo continua: “Sappiamo che è circolato il documento del ricorso, evidentemente qualcuno l’ha reso noto. In realtà il nostro ufficio legale l’ha notificato al Mimit, al gruppo Pelligra e ai commissari dell’ex Blutec. Ma non al Tar”.
Aggiunge il ceo di Sciara holding: “L’abbiamo inviato perché le nostre richieste di accesso agli atti sono state eluse, mai ricevuto risposta. Ne abbiamo fatte ben tre”.

Sciara Holding Limited e Smart city Group scrl hanno partecipato al bando ex Blutec per la vendita dello stabilimento di Termini Imerese. Dopo avere valutato le offerte i commissari straordinari hanno considerato idonea quella del gruppo Pelligra. “L’accesso agli atti ci permetterebbe di avere contezza rispetto alla scelta fatta dai commissari – dice Bertolotti – Sappiamo cosa abbiamo proposto noi, ma non conosciamo, e non siamo i soli, il progetto di Pelligra”.

La risposta immediata di BlogSicilia

Dunque la Sciara Holding conferma di aver notificato il ricorso redatto e indirizzato al Tar del Lazio, così come in foto tratta propria dal documento da loro notificato alle parti (Ministero, Blutec e Pelligra) ma sostiene di non averlo depositato al Tar. Una circostanza che non sorprende visto che è questa la corretta procedura nei ricorsi amministrativi il cui avvio avviene proprio con la notifica alle parti. La procedura la regolamenta l’articolo 45 CPA (Codice di Procedura Amministrativa) che stabilisce per i ricorsi, previa notifica alle parti, il deposito al tribunale amministrativo entro 30 giorni dall’ultima notifica avvenuta. In assenza di notifica alle parti la procedura non  può iniziare. La notifica alle parti porta data 29 aprile e dunque il termine cade alla fine del mese di maggio. Naturalmente è facoltà del ricorrente, rinunciare al ricorso in qualsiasi momento.

La vicenda

Il ricorso di cui stiamo parlando con annessa richiesta di sospensione delle procedure di assegnazione, se accolto già in via cautelare, rischia di rallentare l’intero percorso di rilancio dell’area. Il ricorso al Tar era stato notificato alle parti ovvero al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (quello del Ministro Adolfo Urso) la Blutec in Amministrazione straordinaria (dunque la struttura commissariale) e la Pelligra Holding Italia quale società aggiudicataria. Adesso è stato depositato e protocollato anche al Tar del Lazio seguendo la procedura.

Si tratta di una vicenda che tecnicamente dura da oltre dieci anni, per quel che riguarda Blutec, ma che è partita molto prima con la crisi di Fiat, all’inizio degli anni 2000, quindi si avvicina a diventare ventennale. Tanto che per gli operai si è ormai giunti all’ultima finestra proponibile per la Cassa integrazione più volte rinnovata con vari escamotage.

Il ricorso

Il ricorso con richiesta di sospensione è stato notificato dallo studio legale Ferraris di Milano che difende la Sciara Holding Limited e la Smart city Group scrl società interessate a rilevare il ramo d’azienda di Termini Imerese della Blutec. Un ricorso a tutti gli effetti intestato al Tar del Lazio accompagnato da un irrituale passaggio nella relata di notifica (a mezzo pec) nel quale lo si definisce “non introduttivo del giudizio” pur trattandosi di ricorso redatto in tali termini a tutti gli effetti. Un passaggio che, naturalmente, è ben più che superato ora che il ricorso ha seguito la sua normale procedura.

La risposta del Ministero

Nel pomeriggio era arrivata la risposta del Ministero: “Il gruppo Pelligra è risultato aggiudicatario della business unit di Termini Imerese in esito ad una procedura di gara che ha portato i Commissari straordinari della Blutec a valutare tale offerta come la migliore, tra quelle pervenute, per il rilancio del polo industriale, sulla base dei criteri stabiliti dal bando e dal disciplinare di gara.

La procedura di vendita si è svolta sotto la vigilanza del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che ha costantemente agito nel pieno rispetto della legge, valutando l’affidabilità del progetto e la solidità patrimoniale del proponente, al fine di salvaguardare oltre 540 lavoratori, tutti ad oggi in CIGS, e garantire al contempo la massima tutela del ceto creditorio, scongiurando il pericolo di una conversione in fallimento dell’amministrazione straordinaria.

Si ricorda che le amministrazioni straordinarie sono regolate da una disciplina speciale che è dettata dal d.lgs. 270/1999 (cd. Prodi bis) e D.L. 347/2003 (cd. L. Marzano), diversa rispetto a quella del codice dei contratti pubblici”.

La replica del gruppo Pelligra

Anche Pelligra aveva fatto sentire la propria voce: “In relazione alle recenti notizie circolate sui media, Pelligra Italia precisa di aver agito in piena correttezza e trasparenza in merito alla propria partecipazione alla gara per l’aggiudicazione dello stabilimento di Termini Imerese. L’obiettivo di Pelligra Italia è proseguire quanto prima con la realizzazione di un progetto solido, che garantirà lo sviluppo di un polo industriale e manifatturiero green e innovativo per la Sicilia, attraverso lo sviluppo di un interporto per la Sicilia occidentale, punto di riferimento per il Mediterraneo. Il piano presentato da Pelligra Italia, società con ampia esperienza nella riqualificazione delle aree industriali, è in grado di valorizzare l’area di Termini Imerese con un importante investimento che offrirà opportunità di lavoro per le future generazioni. Pelligra Italia ribadisce di aver già avviato un confronto proficuo con tutte le Istituzioni per la messa a terra di un hub che sia in grado di valorizzare le competenze e l’expertise locale e al contempo attrarre nuovi investimenti all’estero”.

 

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