Non solo Pelligra group con il suo piano industriale per lo stabilimento ex Blutec ed ex Fiat di Termini Imerese, ma anche lo sbarco degli americani del settore delle energie rinnovabili. Il polo industriale di Termini Imerese punta a tornare ad essere tale e non più il deserto di archeologica produttiva che è apparso negli ultimi venti anni. Lo scrive Nino Amadore sul Sole 24 ore facendo il punto della situazione e raccontando nuovo accordi, i passi avanti di Pelligra ma anche il confronto continuo fra il Ministro del Made in Italia Adolfo Urso e il Presidente della Regione Renato Schifani per fare della vicenda Blutec un fiore all’occhiello dei due governi (nazionale e regionale).
Urso torna a metà febbraio
Il Ministro Urso tornerà in Sicilia entro metà febbraio e lo farà proprio per verificare l’avanzamento del piano industriale per Termini. La Regione ha già messo sul piatto la prima parte dei 30 milioni per sfoltire la platea degli ex lavoratori Fiat con isopensioni e riqualificazione del personale che potrà e dovrà essere usato da Pelligra.
Due nuovi partner per Pelligra
Intanto la riqualificazione e rilancio dello stabilimento va avanti e Pelligra sembra davvero intenzionato a realizzare un polo produttivo tanto da lavorare all’ingresso di nuovi investitori.
I partner strategici in arrivo, secondo il Sole 24 ore, sono strategici. Si tratta di Nicolosi
Trasporti (società catanese specializzata nel trasporto merci, nella distribuzione e nella logistica) che potrebbe contribuire soprattutto nello sviluppo dell’interporto di Termini Imerese, punto nodale per la distribuzione del prodotto. Secondo partner potrebbe essere Caec, ovvero il Consorzio artigiano edile costruttori che ha sede a Comiso in provincia di Ragusa ed è specializzato in
ristrutturazione e costruzione di infrastrutture. Ed ecco che ritorna anche il tema Comiso con la scelta della Regione di fare dell’aeroporto che sorge proprio lì, di un nodo cargo visto che non c’è spazio per un altro aeroporto passeggeri. Una strategia che si incrocia (a distanza) con le scelte per Termini anche se lungo la strada c’è da affrontare il nodo viabilità interna-. Insomma spostarsi da Comiso a termini e viceversa e tutt’altro che agevole. Forse è più facile raggiungere l’Europa Centrale.
Lo sbarco degli americani
Ma la vera grande novità raccontata dal Sole 24 ore riguarda le indiscrezioni circa l’arrivo dell’impresa statunitense Renesys Energy Inc, azienda specializzata nella progettazione e sviluppo di batterie di nuova generazione.
Renesy farà qui lo stabilimento per la produzione di stoccaggio di energie rinnovabili per uso industriale e commerciale. Insomma investirà nel palermitano una parte dei 400 milioni pianificati in Italia. Una indiscrezione che, se confermata, rappresenta un altro tassello che fa ben sperare per la ripartenza industriale reale
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