Le trattative in corso per la cessione a Ma Srl del gruppo Magnetto del ramo d’azienda di Blutec per la produzione di lamierati preoccupa gli operai della fabbrica di Termini Imerese (Pa), dove al momento lavorano 130 persone mentre altre 564 aspettano di rientrare da alcuni anni e sono in attesa del decreto di proroga della Cig per l’intero 2019.
Per la Fiom siciliana la cessione del ramo più produttivo di Blutec potrebbe indebolire “ulteriormente l’azienda senza eventuali garanzie di investimenti soprattutto nei siti più deboli come quello di Termini Imerese dove la produzione non è mai partita e gli impegni finora sono stati disattesi” Ieri si è tenuto un sit in davanti i cancelli della fabbrica.
“Chiediamo l’intervento immediato del ministro Di Maio e del governatore Musumeci – dice il segretario siciliano della Fiom, Roberto Mastrosimone – Vogliamo sapere se l’operazione di Blutec con la Ma Srl avrà ricadute industriali positive e quali per Termini Imerese oppure se la vendita di un asset finora strategico finirà per indebolire l’azienda. Cosi come si era impegnato a fare nella sua visista a Termini Inerese, il ministro Di Maio coinvolga Fca, di cui Magnetto è un pezzo di indotto importante, e senza garanzie valuti eventuali alternative a Blutec per sostenere la fabbrica di Termini Imerese che ha pagato scelte industriali sbagliate”. Oltre ai lavoratori diretti ci sono altri 300 operai dell’indotto che sono parte integrante della reindustrializzazione, di cui 62 rimasti senza tutele degli ammortizzatori sociali.
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