I sindacati metalmeccanici chiedono con urgenza un incontro al ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti sui lavoratori della Blutec di Termini Imerese .
“Da mercoledì scorso – si legge in una nota – i lavoratori Blutec di Termini Imerese sono in presidio permanente davanti ai cancelli della fabbrica, per protestare contro l’inerzia del Governo. Nonostante la richiesta di incontro al Ministro Giorgetti, le sollecitazioni delle istituzioni locali e dei commissari straordinari, non vi è ancora risposta alcuna per trovare una soluzione definitiva alla decennale vertenza”.
Fiom, Fim e Uilm sollecitano il ministro Giorgetti “a convocare urgentemente il tavolo di crisi. Oggi ci sono le condizioni – dicono – affinché l’area industriale di Termini Imerese diventi un polo di attrazione di investimenti pubblici e privati e di creazione di buona occupazione, ma c’è anche il rischio che la situazione precipiti”. Occorre – concludono i sindacati – l’impegno del Governo poiché è urgente riprendere e correggere il percorso avviato per arrivare quanto prima al rilancio industriale del sito e garantire la continuità occupazionale”.
A giugno scadrà la cassa integrazione, i sindacati sono preoccupati per il silenzio istituzionale sul piano di rilancio dello stabilimento.
La Regione Sicilia, la Fiom nazionale e quella siciliana, Blutec, Metec e Invitalia hanno presentato richiesta di costituirsi parte civile al processo, iniziato il 24 febbraio a Torino, a Roberto Ginatta, l’imprenditore di 74 anni indagato per il presunto utilizzo indebito di fondi statali destinati alla trasformazione dell’ex stabilimento Fca di Termini Imerese, secondo il progetto presentato da Blutec, presieduta da Ginatta.
(foto di repertorio)