Ci sarà tempo extra per trovare un progetto industriale ed aiutare stabilimento della Blutec (ex Fiat) di Termini Imerese. Lo annuncia la Regione per voce dell’assessore alle Attività Produttive Mimmo Turano. “Il ministero dello Sviluppo economico ha comunicato ai commissari straordinari di Blutec che ritiene opportuna la pubblicazione di un nuovo avviso per la ricerca di manifestazioni di interesse per il sito industriale di Termini Imerese che scadrà il prossimo 15 giugno”.
Riunione il 12 maggio
Turano sottolinea: “Ringrazio il ministro Giorgetti per questa scelta lungimirante. Questo tempo supplementare permetterà di affrontare con maggiore serenità la riunione del tavolo Blutec del 12 maggio e, mi auguro, la concretizzazione delle manifestazioni di interesse”.
Gli operai martedì hanno protestato in piazza
Martedì circa 400 operai della Blutec e dell’indotto sono stati in piazza a protestare davanti Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione Sicilia. “Umiliati e derubati, Termini Imerese non deve morire. Politici siciliani aiutateci, ci sono 1000 famiglie disperate non abbandonateci”, si è letto nello striscione piazzato davanti al portone di accesso presidiato dalle forze dell’ordine.
Il Primo maggio amaro
È stato inoltre un primo maggio amaro per i dipendenti e le famiglie per una vertenza che dura da 10 anni. E con la cassa integrazione a rischio.
“Oggi a Termini Imerese non abbiamo festeggiato i lavoratori, abbiamo commemorato la disperazione, così come da dieci lunghi anni in qua”, lo ha detto lo scorso primo maggio la senatrice Antonella Campagna. “Sì, la disperazione degli ex lavoratori e lavoratrici Fiat, poi Blutec e dell’indotto. Cosa festeggi se ti manca il lavoro? Cosa festeggi se non arrivi a fine mese tra affitti, bollette, e devi ringraziare il cielo se riesci a sfamare i tuoi figli? Un’area industriale, area di crisi complessa morente, un territorio mortificato, depredato, porto sicuro per lestofanti e truffaldini interessati al personale profitto e assolutamente distaccati dai bisogni dei lavoratori, che spera di ripartire, che DEVE ripartire…e noi tutti insieme faremo il possibile affinché questo accada. Non tollereremo mai più assalti pirateschi, combatteremo contro chi vorrà fare ulteriore scempio di quel che è rimasto, non ci arrendiamo”.
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