Centinaia di persone hanno seriamente temuto ieri mattina di non riuscire a prendere il volo che li avrebbe riportati a casa o verso mete lontane per le agognate vacanze estive.
Alle 8.38 all’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo si è verificato un black out che ha mandato tutto in tilt.
I neon, i tabelloni, i macchinari e qualsiasi dispositivo connesso alla rete elettrica si è spento.
L’interruzione dell’energia è durata per 17 lunghissimi minuti, mentre i viaggiatori si innervosivano ed il personale dello scalo provava a rassicurare i passeggeri.
L’aeroporto ha spiegato sul proprio account su Twitter quanto successo. “Guasto Enel provoca black-out in aeroporto. Ci scusiamo per i disagi, aeroporto in autoproduzione energia per garantire servizi”.
La luce è tornata alle 8.55 ma solo per pochi minuti. Poi, di nuovo il buio. Lo scalo ha dunque attivato i sistemi interni di produzione di energia, ovvero i gruppi elettrici.
Nessun ritardo sui voli, fanno sapere da Gesap. Solo qualche disagio ai banchi del check-in.
Eppure, sembra che il black out di ieri, non sia un episodio isolato. A renderlo noto con un messaggio postato su Twitter è lo stesso amministratore delegato di Gesap, Giuseppe Mistretta: “Continue interruzioni di energia creano problemi all’ attività dell’aeroporto, chiederemo chiarimenti Enel”.
Enel sembrerebbe aver fatto dei controlli. Come scrive il Giornale di Sicilia, ieri non ci sarebbe stata nessuna interruzione nell’erogazione dell’energia elettrica verso l’ aeroporto. Almeno così risulta dai sistemi di rilevazione di Enel. Il problema sarebbe invece legato, sempre secondo Enel, al sistema interno dell’ aeroporto.
“Nessun guasto – spiegano dagli uffici -. Quanto accaduto si può spiegare facilmente: siamo di fronte a fisiologici disturbi della rete elettrica. Disturbi per i quali gli impianti dell’aeroporto potrebbero non essere opportunamente desensibilizzati”. In pratica un disturbo del segnale potrebbe portare il sistema elettrico dell’ aeroporto ad andare in autoprotezione.
Enel e Gesap, in settimana, dovrebbero comunque incontrarsi per studiare soluzioni comuni.
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