Dura presa di posizione del presidente della Regione sulla vicenda della bimba diabetica di Partinico rimasta senza dispositivi. Il governatore pubblicamente punta il dito contro l’Asp di Palermo per non aver garantito un diritto. E parla anche di “grave episodio” ancorchè coinvolge una piccola paziente.
“Mi auguro – commenta il presidente della Regione Renato Schifani – di non dover più leggere pubbliche denunzie di cittadini siciliani costretti a rivolgersi ai giornali per avere garantito il diritto alla salute. La vicenda della bambina diabetica lascia sconcertati, a maggior ragione se coinvolge piccoli pazienti”.
La vicenda era emersa ieri quando la madre della bimba diabetica aveva fatto una denuncia pubblica. Aveva raccontato che la figlia era rimasta senza il dispositivo di controllo della glicemia. Ed era successo perché all’Asp di Palermo non era più disponibile tale dispositivo. “Un rimpallo di responsabilità – aggiunge Schifani – che lascia sconcertati, a maggior ragione se coinvolge piccoli pazienti”.
“Desidero chiedere scusa – aggiunge il governatore – alla mamma e alla famiglia. Mi auguro che vicende come queste non abbiano più a verificarsi. Si tratta di un grave episodio e pertanto rivolgo un richiamo all’azienda sanitaria palermitana per una più efficiente vigilanza su tematiche altamente sensibili come questa”.
Secondo la ricostruzione fatta dalla mamma, la propria figlia non riceve da gennaio i dispositivi per il controllo della glicemia a Partinico. La piccola, G.M. di 10 anni, rimasta in pratica senza sensori. La mancanza di questo dispositivo non permetteva il funzionamento del microinfusore che rilasciava quando necessario l’insulina. Per i genitori è stato un incubo, costretti a rimanere svegli anche la notte per verificare le condizioni della figlia ed iniettare quando necessario l’insulina.
Ieri stesso l’azienda sanitaria si era detta “profondamente dispiaciuta per quanto accaduto”. E’ stato assicurato che già da oggi si sarebbe provveduto alla consegna dei dispositivi richiesti. “In attesa della fornitura complessiva – è stato spiegato dall’Asp -, era stata richiesta, senza esito, un’anticipazione del materiale alla ditta fornitrice per andare, così, incontro con tempestività alle necessità degli utenti”. La stessa Asp evidenzia che i provvedimenti di acquisto sono sottoposti a scrupolosi processi di verifica, posto che la provincia di Palermo consuma quasi il doppio di materiale per microinfusori rispetto alla media delle altre province siciliane. “Ma ciò non toglie che la signora ha diritto ad essere servita nei tempi dovuti” è stato specificato nella nota Asp.