Un contesto di elevato degrado sociale ed economico, nel quale la vittima è stata una bambina di appena 9 anni.
Una bimba che invece di giocare e dedicarsi agli svaghi tipici della sua età, sarebbe stata venduta dai suoi stessi genitori in cambio di piccole somme di denaro, tra i 5 ed i 30 euro.
Gli ‘orchi’ che così pagavano i loro rapporti sessuali con la bambina, sono due uomini di 63 e 79 anni che ieri, come si legge sul Giornale di Sicilia, sono stati condannati entrambi ad otto anni di carcere.
Il collegio è stato presieduto da Lorenzo Matassa, il sostituto procuratore Chiara Capoluongo, aveva chiesto la condanna a 11 anni di reclusione.
Gli imputati erano amici dei genitori della bambina, arrestati il 19 febbraio dell’anno scorso insieme ai presunti clienti. Sia il padre che la madre della giovane vittima sono già stati condannati: la donna a otto anni e otto mesi, l’uomo a sei anni e otto mesi di reclusione. Hanno scelto il rito abbreviato e adesso stanno attendendo l’esito del processo di appello.
Terribili i racconti resi dalla bambina agli investigatori. La piccola ha riferito che in alcune occasioni anche la madre si sarebbe venduta insieme a lei.
L’inchiesta era nata nell’estate del 2017, quando un vicino di terreno dei genitori della piccola, aveva chiamato i carabinieri per denunciare di aver visto, per due volte, proprio in quelle campagne, un uomo anziano appartato con una bambina. Il vicino di terreno, in una occasione, aveva interrotto gli abusi dicendo forte “buongiorno”, frase a seguito della quale l’anziano aveva aiutato la piccola, che aveva i pantaloni abbassati, a rivestirsi frettolosamente.
Il fascicolo inizialmente era stato aperto per violenza sessuale su minore ma durante le indagini erano emersi altri drammatici e sconvolgenti fatti.
La bambina ormai vive in una comunità. Parlando con gli inquirenti – che l’hanno ritenuta pienamente attendibile – degli abusi sessuali, aveva raccontato in particolare di un uomo le aveva abbassato i pantaloni e gli slip, si faceva toccare, e qualche volta avevano rapporti sessuali, consumati anche con la madre della giovanissima vittima.
Dopo la denuncia, vennero immediatamente sentiti i genitori della bambina, la madre negò gli abusi, il padre spiegò di non sapere nulla.
I due presunti clienti, che si sono sempre dichiarati innocenti ed estranei agli abusi, hanno confermato di conoscere la bambina e la sua famiglia.
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