L’emendamento sull’aumento delle indennità provoca il caos in Consiglio Comunale, paralizzando di fatto il bilancio di previsione 22-24. E’ stata una seduta di fuoco quella andata in scena per santo Stefano a Sala delle Lapidi. Sessione d’aula iniziata intorno alle 17 e terminata verso l’una di notte, senza però reali momenti di discussione generale. Il presidente Giulio Tantillo aveva promosso una prima sospensione intorno alle 18 per cercare di trovare una quadra sull’ordine dei lavori. Stop che doveva durare circa un’ora. Ma l’ora si è poi trasformata in due ore, successivamente in tre per poi diventare addirittura quattro ore.
I lavori sono quindi ripresi intorno alle 22, con l’audizione degli esponenti delle Partecipate. La tensione è però rimasta, con i nervi in aula che si sono velocemente scaldati. Dopo un ulteriore sospensione, le opposizioni, per bocca dell’esponente di “Oso” Ugo Forello, hanno chiesto un rinvio a questa mattina per cercare di affrontare la questione dell‘avanzo di gestione, ritenendo la stessa prioritaria sull’ordine dei lavori. Ballano infatti circa 3,5 milioni di euro da destinare alle scuole. Soldi però che richiedono una veloce approvazione dell’atto, per potere investire le risorse entro il 31/12. Richiesta, quella del rinvio, che ha trovato forti resistenze in Fratelli d’Italia, che avrebbe preferito continuare i lavori per giungere alla votazione dell’atto. Contrari alla linea dei meloniani gli esponenti di Forza Italia, che hanno preferito una linea più conciliante. Fatto che ha generato scintille in aula.
Tra i più nervosi il capogruppo di Fratelli d’Italia Giuseppe Milazzo. L’eurodeputato ha chiesto più volte di continuare la discussione generale visto che il centrodestra aveva comunque i numeri per potere votare l’atto ed eventuali emendamenti. Fatto non condiviso dal gruppo di Forza Italia, in particolare dal presidente Giulio Tantillo. L’esponente di Fratelli d’Italia è arrivato addirittura a “minacciare” i colleghi di coalizione di non presentarsi in aula nella prossima seduta se i lavori d’aula non fossero proseguiti.
Intervento arricchito anche dalla promessa di barricate su possibili aumenti di capitale alle società Partecipate. Un tema molto caldo visto e considerato che, a sentire le parole di Roberto Lagalla di qualche settimana fà, proprio in questi giorni si dovrebbe giocare la partita decisiva sui CdA. Parole a cui è seguita una nuova sospensione, con il capogruppo di Forza Italia Gianluca Inzerillo che ha cercato di ricondurre a più miti consigli i colleghi del centrodestra. Dopo l’ennesimo stop, durato più di un’ora, nel centrodestra ha prevalso la linea di Forza Italia. In aula sono rimasti in quattordici, con la conseguente mancanza del numero legale e il rinvio della seduta alla mattinata di oggi.
Tra i temi aperti quello legato agli undici milioni di avanzo di gestione, praticamente “persi” per il 2022 se non fatta eccezione per i fondi da destinare alle scuole, circa 3,5 milioni di euro. Fatto di cui non si è riuscito a discutere proprio a seguito delle palizzate alzate sul tema delle indennità, previsto dalla normativa nazionale, e da finanziare con i fondi del turnover. Il problema è legato al piano di riequilibrio. Molto critiche le opposizioni, con in particolare Ugo Forello che ha criticato molto l’ordine dei lavori seguito decidendo di abbandonare l’aula intorno alle 23.