Nasce “Palermo Culture Pass”, un biglietto unico per visitare quattro tra i luoghi più conosciuti di Palermo: il Museo Salinas, lo Steri, l’Orto botanico, Palazzo Riso. Il costo del ticket è di 23,20 euro, con un risparmio del 20 per cento rispetto all’acquisto dei singoli tagliandi.
Le parole di Scarpinato
“Arte, natura, cultura e storia, tutti in un unico tagliando. Un progetto atteso da tempo, soprattutto dagli operatori culturali e turistici – dice l’assessore regionale ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – esempio di sinergia tra istituzioni, Università e Regione Siciliana, e un privato come Coopculture che ne gestisce i servizi. Siamo convinti che quest’iniziativa possa rivelarsi un ottimo veicolo di promozione del nostro patrimonio culturale, con i siti più visitati pronti a trainare anche quelli meno conosciuti, creando così un virtuoso effetto domino”.
Un unico biglietto, quindi, con il quale sarà possibile intraprendere un percorso storico, naturalistico e artistico che parte dalle origini della città, con i reperti archeologici del Salinas, passa dalle carceri dello Steri, alla scoperta del periodo dell’Inquisizione spagnola, attraversa il polmone verde dell’Orto Botanico e si conclude tra le sale del Museo d’arte moderna e contemporanea Riso.
“Palermo culture pass” sarà acquistabile sul sito di Coopculture oppure direttamente in biglietteria. Avrà una durata di 7 giorni dal primo accesso e consentirà una sola visita in ciascun sito.
Le strutture ricettive in Sicilia
Sono oltre 35 mila le strutture turistico-ricettive in Sicilia caricate sulla Banca dati nazionale, segno di un sempre più completo monitoraggio dell’offerta regionale e di una progressiva emersione di tutte le realtà affinché operino in piena trasparenza.
È l’esito della fase pilota per il popolamento della Banca dati nazionale delle strutture ricettive e degli immobili destinati a locazione breve o per finalità turistiche (Bdsr), a cui la Regione Siciliana ha aderito attraverso il dipartimento del Turismo, dello sport e dello spettacolo. La Sicilia è, infatti, la settima Regione italiana ad aderire alla fase sperimentale dell’interoperabilità tra banche dati (nazionale e regionali) e da oggi anche i cittadini e gli operatori siciliani possono richiedere il Codice identificativo nazionale (Cin) da utilizzare per la pubblicazione degli annunci e per l’esposizione all’esterno delle strutture e degli immobili.
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