Un biglietto integrato settimanale o mensile che permetterà di usufruire in contemporanea di tram, bus e metro sul territorio di Palermo. Questo è in sintesi il contenuto dell’accordo istituzionale siglato fra Regione Siciliana, Amat e Ferrovie dello Stato e relativo al trasporto pubblico del capoluogo siciliano. Piano presentato questa mattina nella Sala Alessi di Palazzo d’Orleans.
I titoli di viaggio saranno disponibili a partire dal 6 agosto. Oltre al biglietto integrato giornaliero, già presente su Palermo e Messina e a breve disponibile anche su Catania, saranno aggiunte le opzioni di abbonamento settimanale da 15 euro e di uno mensile da 50 euro. Biglietti che permetterano di utilizzare tutti i mezzi di trasporto pubblico presenti sul capolugo siciliano e sui quali la Regione ha applicato forme di compensazione per ridurre i costi per l’utenza per un costo complessivo da 344.000 euro.
Ad entrare nel merito dell’iniziativa è stato l’assessore ai Trasporti Marco Falcone. L’esponente della Giunta Regionale ha sintetizzato i termini dell’accordo interistituzionale in tema di trasporti. “Era un impegno che il Governo Musumeci si era preso nei confronti di Palermo, Catania e Messina. Avevamo avviato, in via sperimentale, il biglietto unico integrato giornaliero su Palermo e Messina. A settembre lo avvieremo anche a Catania. Questo ci permetterà di chiudere che i siciliani si aspettano. Contestualmente avvieremo un biglietto settimanale su Palermo che costerà 15 euro. Ci sarà anche il biglietto mensile, che costerà 50 euro. Questo permetterà un risparmio sensibile per i cittadini. Vi è una grande integrazione fra Regione Siciliana, Comune di Palermo, Amat e Trenitalia. Una sinergia importante perchè rende onore alle comunità amministrate e dà un servizio migliore a tutti i cittadini, siciliani e non”.
Una parentesi finale poi sull’acquisto di 12 nuovi treni da parte dell’esecutivo isolano. Arrivi che si interconnetteranno con l’ingresso dei primi treni Blues, atteso per il 23 agosto. “In Sicilia abbiamo una delle flotte più nuove d’Italia. Appena arriveranno i nuovi treni acquistati dalla Regione, saremo al top a livello nazionale”.
Soddisfatto il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il quale offre uno sguardo d’insieme tra l’iniziativa del biglietto unico integrato e i futuri progetti infrastrutturali che riguarderanno il capoluogo siciliano. “Oggi si aggiunge il biglietto unico settimanale o mensile. Iniziativa che favorisce la volontà dell’Amministrazione di realizzare al più presto modelli di trasporti intermodale che, a costi accessibili, potranno favorire il trasporto pubblico di massa e l’utilizzo di più mezzi di trasporto”.
Durante la conferenza stampa l’ex Rettore, in qualità di rappresentante della Città Metropolitana, estende lo sguardo alla provincia, identificando tre hub ferroviari da potenziare nei prossimi anni. “L’idea è quella di incoraggiare la creazione di tre hub provinciali: uno che va dal porto di Termini Imerese fino all’aeroporto Falcone-Borsellino, un altro che si estende verso Trapani, con riferimenti a due comuni più rappresentativi, ovvero Partinico e Corleone, e infine un terzo che si dirige verso l’asse delle Madonie. Nelle prossime settimane ci vedremo con Ferrovie, che hanno in programma investimenti futuri per il trasporto urbano. Dal nostro punto di vista, urge il completamento dell’anello ferroviario e il tratto di strettoia del passante. Vorremo realizzare queste cose in tempi brevi, per garantire l’accessibilità dei mezzi pubblici ai cittadini”.
A coordinare la presentazione il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Immancabili le domande di stampo politico, in particolare sulle prossime elezioni regionali. Quesiti che il Governo ha glissato, ribadendo però che sta valutando l’opzione dell’accorpamento delle date fra la tornata elettorale regionale e quella nazionale. “Non entrerò nelle polemiche politiche. In tal senso, sono fermo a quanto ho dichiarato il 23 giugno scorso. Non mi sono mosso di un millimetro. Per quanto riguarda l’accorpamento delle elezioni, è’ una facoltà che la legge attribuisce al presidente della Regione. Sto riflettendo per sciogliere ogni riserva, in un senso o in un altro“.