Limite di sei chilometri orari per biciclette e monopattini. A simili velocità forse sarebbe meglio spingere, se non fosse che a poche centinaia di metri dai cartelli in questione con quei mezzi non si può nemmeno circolare per buona parte della giornata. Piovono polemiche in merito all’installazione dei cartelli stradali in centro per garantire il rispetto dell’ordinanza per limitare la circolazione di biciclette e monopattini nel centro di Palermo. Provvedimento aggiornato dall’ultima ordinanza proposta dall’assessore all’Urbanistica Maurizio Carta.
Una sorta di compromesso storico fra quanto statuito in precedenza (ovvero un massiccio stop dei mezzi di mobilità sostenibile) e quanto chiesto dai comitati civici. L’obiettivo era anche quello di evitare passaggi di massa di biciclette e monopattini su via Roma, strada molto trafficata e fra quelle nelle quali si verifica il maggior numero di incidenti annuo in città (nel 2022 era al terzo posto). Ciò almeno fino alla realizzazione di una pista ciclabile dedicata e magari di una zona 30 auspicata dai comitati di quartiere.
Installata la cartellonistica, piovono critiche
Fino ad allora però, bisognerà fare di necessità virtù. Da un lato c’è l’esigenza di garantire il transito pedonale, dall’altro la viabilità di biciclette e monopattini. Mezzi che permettono non solo rapidi spostamenti nelle strette strade del centro ma anche una significativa riduzione dell’uso delle automobili in città. Un accordo difficile da trovare e sul quale stanno piovendo numerose critiche nelle ultime ore. Ciò dopo che le maestranze del Comune di Palermo hanno attivato l’installazione della cartellonistica stradale necessaria a garantire il rispetto dei divieti. Fa discutere in particolare il limite di velocità posto clamorosamente a sei chilometri orari.
“Sei km/h è limite di lentezza”
“Posizionare simili limiti di velocità, o per meglio dire di lentezza, è un fatto che farebbe anche ridere, se non fosse un provvedimento vero, che rischia di avere conseguenze drammatiche – dichiara l’esponente di Progetto Palermo Mariangela Di Gangi -. Per non parlare poi della mortificazione cui sarà costretta la Polizia Municipale, chiamata a controllare questo ridicolo limite di lentezza (con quali strumenti, poi?), invece che occuparsi dei tanti altri problemi che sono chiamati a verificare e per cui non ci sarebbe bisogno di nessuna nuova regola, ma solo del rispetto di quelle esistenti, come ad esempio il carico scarico merci a qualsiasi orario o le carrozze trainate da cavalli e moto ape che scorrazzano ovunque e senza limiti né controlli. Ma in fondo non ci stupiamo, è solo la conferma della cultura di questa amministrazione: forte coi deboli e debole coi forti”.
“In caso di multe, fate ricorso”
Critiche che sono spopolate immediatamente anche sui social, in particolare sui muri dedicati alla mobilità sostenibile. “Non si capisce quale sia più perversa tra la mente che partorisce un’ordinanza punitiva, arzigogolata e ridondante, quella che produce materialmente i cartelli stradali, scritti in italiese, senza aver compreso l’ordinanza stessa e quella che ne dispone la collocazione secondo un ordine preciso – si legge in un post del gruppo “Mobilita Palermo” -. Per quanto riguarda gli utilizzatori di velocipedi, una preghiera: circolate [circoliamo] a bassa velocità, dando la precedenza ai pedoni e non mettendone a rischio l’incolumità, anche perché chi passeggia ha tutto il diritto di farlo senza stress. E’ una questione di rispetto nei confronti dei nostri concittadini. In caso di multe, però, fate fioccare i ricorsi. D’altronde, con questa segnaletica pirandelliana sono più che meritati“.
“Cartellonistica poco chiara”
Critiche mosse rispetto ad una cartellonistica poco chiara, così come sottolineato anche dal consigliere comunale del M5S Giuseppe Miceli. “Guardando materialmente al testo dell’ordinanza, il mancato richiamo al codice della strada per la categoria “monopattino” lascia spazio a dubbi interpretativi su monocicli, segway e similari, così come risulta poco sensato dire “prefestivi” se si vuole salvaguardare i giorni di lavoro e scolastici (quali ad esempio 24 e 30 aprile). Chiediamo alla amministrazione comunale e all’assessore Carta di revocare tutte le ordinanze e avviare un confronto serio con la città rimasta ad oggi inascoltata”.
Come è cambiata l’ordinanza su biciclette e monopattini in centro
Con riguardo al provvedimento, l’atto interessa in particolare i tre assi principali dell’area pedonale del centro di Palermo. In via Maqueda, nel tratto compreso fra via Cavour e piazza Bellini, gli uffici del Comune istituiranno una fascia di tolleranza oraria in cui i mezzi potranno transitare compresa fra le 5 e le 10. Arco temporale in cui i mezzi di mobilità sostenibile potranno passare nell’area in oggetto, sulla quale però vigerà il divieto di transito per tutto il resto della giornata. Sarà consentito invece il passaggio di biciclette elettriche e monopattini nel tratto di via Maqueda compreso fra piazza Bellini e piazza Sant’Antonino, con un limite massimo di velocità fissato a 6 km/h.
Su corso Vittorio Emanuele, nel tratto compreso fra via Matteo Bonello e i Quattro Canti (piazza Vigliena) e in quello fra via dei Tintori e via Roma, è stato istituito il divieto di transito per i monopattini elettrici nei giorni feriali e festivi, tranne che nella fascia fra le 5 e le 10 del mattino. Vincoli che, per le biciclette, saranno in vigore nei giorni festivi e prefestivi. Le stesse regole saranno in vigore anche sul tratto fra via Porto Salvo e via dei Tintori, nonchè fra via Roma e piazza Villena. Invece, con riguardo a via Ruggero Settimo, sarà in vigore il divieto di transito di biciclette e monopattini dalle ore 10 alle 20 dei giorni festivi e prefestivi.
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