A causa delle piogge di questi giorni sono crollati elementi decorativi in pietra dal prospetto della biblioteca regionale Alberto Bombace di Palermo. Il distacco è avvenuto nella notte mentre fortunatamente non c’era nessuno di passaggio. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno delimitato e messo in sicurezza l’area in attesa di eseguire un nuovo sopralluogo insieme alla direzione della biblioteca di corso Vittorio Emanuele, i tecnici del Comune e la Sovrintendenza.
Parliamo di una struttura che ha sede presso l’ex Collegio “Massimo della Compagnia di Gesù”, edificio monumentale fondato nel 1586 e che assolve tuttora alla funzione primaria per cui fu istituita nel XVI secolo: quella di “Domus studio rum”, la Casa degli studi. Istituita come biblioteca regia nel 1782, sotto il governo borbonico, e divenuta biblioteca nazionale nel 1860 con l’Unità d’Italia, ha assunto nel 1977 la denominazione di biblioteca centrale della Regione siciliana e dal 2003 è stata dedicata alla memoria di Alberto Bombace, il dirigente regionale cui si deve la creazione della struttura organizzativa per la tutela dei beni culturali siciliani. Attualmente é frequentata da centinaia di utenti che ne utilizzano quotidianamente lo straordinario patrimonio che consta di circa un milione di volumi, il più antico dei quali risale al X secolo.
I vigili del fuoco lo scorso 2 dicembre sono intervenuti in piazza San Domenico a Palermo per il distacco dell’intonaco da quello è definito il pantheon degli uomini illustri della Sicilia. I pompieri hanno messo in sicurezza la facciata e verificato i danni nell’edificio ecclesiastico e di quanto accaduto è stata ovviamente avvertita anche la Soprintendenza. Ad essere caduta la parte alta della lesena con festone in stucco.
Il 9 ottobre erano crollate alcune parti del timpano della facciata della chiesa dell’Origlione sempre a Palermo. Il distacco sarebbe avvenuto a causa di un fulmine che ha colpito il monumento. Alcune pietre sono cadute danneggiando alcune vetture parcheggiate nella piazza. Sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno effettuato una verifica con i tecnici dell’ufficio del centro storico di Palermo, con l’ausilio dei droni in dotazione al nucleo Sapr del comando provinciale.