Un bimbo di 9 anni di Pioppo, frazione di Monreale, è stato portato dai sanitari del 118 in coma all’ospedale Di Cristina in coma per aver ingerito metadone. Il paziente è stato portato nel reparto di Terapia intensiva, dove ci sono anche i genitori.
La Procura ha aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti, per chiarire dove il bambino abbia trovato il metadone e come lo abbia assunto. Indagano i carabinieri del gruppo di Monreale, contattati direttamente dai medici dell’Ospedale dei Bambini dopo i primi accertamenti e le analisi del sangue che hanno rivelato la presenza di tracce di metadone, un oppioide sintetico utilizzato come analgesico nelle cure palliative ma anche per ridurre l’assuefazione nella terapia sostitutiva della dipendenza da stupefacenti.
Secondo una prima ricostruzione il bambino, che compirà 10 anni a luglio, avrebbe bevuto da una bottiglietta, che gli sarebbe stata offerta come tè fresco, da alcuni ragazzini. Il piccolo, al rientro a casa, si sarebbe sentito male e avrebbe avuto delle convulsioni.
E forse proprio in quei concitati frangenti avrebbe raccontato ai genitori quanto accaduto. I militari hanno ascoltato la madre e il padre per ricostruire la vicenda e chiarire come abbia fatto il figlio ad entrare in contatto con quei ragazzini, ancora da identificare, e in quali circostanze abbia ingerito il liquido. Le condizioni del giovanissimo, inizialmente gravi, sarebbero migliorate ma la prognosi resta ancora riservata.
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