“Siamo stati gli unici a non vendere le battaglie dei siciliani sui tavoli romani. Certo sarebbe una bella spinta per l’Italia, perché i problemi dell’isola sono gli stessi dell’Italia ma qui pesano il doppio e ci vogliono risposte e interventi forti il doppio: però la battaglia è la stessa”. Così il leader di Mdp, Pierluigi Bersani a Palermo, a sostegno della candidatura di Claudio Fava. “E’ uno start, un via: avremo in sequenza anche da proporre uno scenario politico per il Paese – aggiunge – Una regione così grande può dare il via, qui c’è l’elemento di fascino e anche di rischio perché ovunque c’è una destra incombente e regressiva”.

“Il voto utile è il voto libero, il voto utilissimo è quello che fa mettere le radici in Sicilia e in Italia a una sinistra di governo, a una sinistra della legalità e del civismo – aggiunge -. Qui si fanno i primi dei cento passi che si dovranno fare in Italia”.

Bersani lancia anche una stoccata a Matteo Renzi: “La destra non ha bisogno di Renzi, purtroppo forse Renzi ha bisogno di un pezzo di destra perché non se la sente di tornare sui suoi passi e dire ‘abbiamo sbagliato qualcosa riprendiamo il filo di quel che fu il Pd'”. “Prendiamo il Rosatellum, con chi è andato a discutere Renzi? Con noi? No. Con chi è andato a inventarsi questo pasticcio incredibile? Con Verdini, con Alfano, con la Lega e con Berlusconi”. “Vuoi che con queste premesse non vi sia una mezza idea di fare il business? Si, c’è”, conclude.

Incontro a sorpresa con stretta di mano e pacche sulle spalle, nel centro di Palermo, tra il leader di Mdp Luigi Bersani e gli esponenti del M5S, Alessandro Di Battista, l’eurodeputato Ignazio Corrao e il candidato governatore della Sicilia Giancarlo Cancelleri. I due gruppi si sono incrociati in via Maqueda durante le rispettive passeggiate elettorali. I cinque stelle erano in bici, mentre Bersani a piedi con Nicola Fratoianni, leader di Si, e una delegazione della sinistra che appoggia la candidatura a governatore di Claudio Fava.

 

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