Avviato un confronto tra la Fillea e il nuovo amministratore giudiziario delle aziende sequestrate a Gaetano Virga, Giuseppe Privitera, nominato un mese fa dall’Ufficio misure di prevenzione in sostituzione di Giuseppe Rizzo, al quale era stato ritirato l’incarico dopo il caso Saguto per “irregolarità” riscontrate nella gestione dei beni sequestrati, dall’ammontare di 1 miliardo e 600 milioni.
Il nuovo amministratore ha assicurato alla Fillea che esistono le condizioni per garantire la continuità produttiva delle aziende sequestrate alla mafia.
“Il periodo di vacatio gestionale ha causato un rallentamento dell’attività produttiva e un ritardo nel pagamento dei 50 lavoratori, che non prendono lo stipendio da gennaio. E tutto questo ha destato grande preoccupazione – dichiara il segretario della Fillea Cgil Francesco Piastra – Come sindacato abbiamo chiesto di attivare un confronto serrato e trasparente sull’andamento economico e sulle prospettive aziendali. L’obiettivo deve essere l’entrata a regime di tutte le attività, il mantenimento dei posti di lavoro e se possibile la creazione di nuova occupazione”.
Il nuovo amministratore giudiziario ha assicurato che il pagamento degli stipendi sarà sbloccato. “Entro venerdì arriverà il pagamento del mese di gennaio e subito dopo quello del mese di febbraio – aggiunge Piastra – Per la continuazione dell’attività fondamentali sono il rinnovo della concessione da parte della Provincia e dell’assessorato al Territorio per per l’utilizzo della discarica di rifiuti inerti a Marineo e la riattivazione di tutte le linee produttive, dalla produzione del calcestruzzo e del bitume alle manutenzioni edili nelle cave”.
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