Non sono stati rispettati i termini della notifica

Ben 117 multe per la Ztl, il giudice di Palermo ne annulla 104

Il giudice del tribunale di Palermo Emanuela Piazza ha accolto parzialmente il ricorso di un’automobilista che si era vista arrivare 117 multe per essere entrata con l’auto in Ztl senza il pass. Alla fine ne dovrà pagare solo 13.

Gli altri 104 sono stati annullati perché i verbali sono stati notificati in ritardo dal Comune di Palermo. Le contravvenzioni erano tutte scattate tra il 2017 e il 2018. Nel tragitto casa-lavoro la donna, che si occupa di assistenza ai bambini, era entrata più volte nella Zona a traffico limitato, instituita alcuni mesi prima, passando perlopiù sotto i varchi di via Roma e via Lincoln e non accorgendosi, a suo dire, di essere finita in contravvenzione.

Il giudice di pace aveva condannato la donna a pagare tutte le multe per circa 8000 euro. La donna difesa dall’avvocato Manuela Lo Cascio ha presentato appello e il ricorso è stato in gran parte accolto.

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“Va osservato – motiva il giudice – che non sono stati tutti regolarmente notificati nel termine prescritto dall’articolo 201 del Codice della strada”, che concede per la notifica 90 giorni di tempo a partire dall’accertamento della violazione. L’importante è che l’Amministrazione affidi in tempi brevi, o comunque entro la scadenza, il plico al servizio postale, non rispondendo di eventuali ritardi dovuti ad altro”.

Al di là di pochi verbali, consegnati a mano all’automobilista nella sede del Comando della polizia municipale, risulta che gli altri siano stati “tempestivamente inoltrati per la notifica a mezzo servizio postale, ma – scrive il giudice – il relativo procedimento non è andato a buon fine avendo il funzionario addetto attestato sulla ricevuta della raccomandante postale, per l’irreperibilità del destinatario, e restituito il plico al mittente. Non risulta siano state compiute ulteriori indagini al fine di accettare l’eventuale trasferimento del destinatario né che sia stata effettuata un’ulteriore notifica”.

Poi continua: “Anzi, ciò che emerge è che l’Amministrazione sia rimasta inerte in seguito al primo tentativo non andato a buon fine, provvedendo poi soltanto a ottobre del 2018 a consegnare alla destinataria tutti i verbali elevati da oltre un anno per la medesima infrazione”. Sulla scorta di queste motivazioni il giudice ha condannato l’automobilista al pagamento dei 13 verbali su 117 correttamente notificati.

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