Vittoria parziale per i residenti di via Belmonte Chiavelli, a Palermo. Dopo la manifestazione dura con la quale gli abitanti della III Circoscrizione avevano bloccato la bretella di viale Regione Siciliana lo scorso 1 novembre, il Comune ha rivisto le proprie scelte ripristinando il doppio senso di marcia sulla strada in questione. Provvedimento emesso in via sperimentale per sessanta giorni attraverso l’ordinanza sindacale 203 del 3 novembre 2023. Atto emanato dopo una mozione, approvata all’unanimità dalla III Circoscrizione, con la quale i rappresentanti del territorio chiedevano modifiche all’ordinanza del 2022 con la quale veniva istituito il nuovo percorso della linea Amat 209.
“Le ordinanze sono entrate in vigore senza tener conto degli appelli e delle proposte avanzate dalla comunità locale – hanno scritto i consiglieri di Circoscrizione nella mozione -. Tale atteggiamento ha causato un profondo sconforto fra i commercianti che operano nella zona, molti dei quali rischiano ora la chiusura della propria attività. Allo stesso modo, i cittadini residenti si sono trovati costretti ad intraprendere percorsi più lunghi per rientrare nelle proprie abitazioni, subendo notevoli disagi“. Critiche in parte ascoltate. Dai prossimi giorni sarà avviata infatti un’attività di monitoraggio con la quale la polizia municipale verificherà lo stato del traffico nella zona e il rispetto degli orari da parte della linea 209.
Tutt’altro che soddisfatto però il consigliere di circoscrizione del Partito Democratico Fabrizio Lo Verso che commenta così la decisione del Comune. “Mi sembra strano che, dopo gli eventi accaduti e le numerose richieste fatte in Consiglio di terza circoscrizione, il sindaco faccia un’ordinanza che non ha nessun senso. Non ha cambiato nulla sul fronte della viabilità perché le misure previste già esistevano prima. Spero che il sindaco ascolti la sua maggioranza in consiglio di circoscrizione e il suo presidente di destra che a quanto pare non riesce a risolvere i problemi ai cittadini. Non si può sperimentare con il sacrificio e il lavoro dei negozianti e della gente che abita e vive queste vie“.
Modifiche che erano state stabilite dall’ordinanza 1611 del 19 dicembre 2022, sottoscritta dal Capo Area Sergio Maneri. Atto con il quale veniva istituito il senso unico di marcia in via Santa Maria di Gesù, nel tratto compreso fra via Fondo Saccone e via Falsomiele, nonchè su via Belmonte Chiavelli, nel tratto compreso fra via Falsomiele e viale Regione Siciliana. Modifiche rese necessarie dal fatto che “la sezione stradale nelle Vie Belmonte Chiavelli e Via Santa Maria Di Gesù, in alcuni punti, è piuttosto esigua. In particolar modo, non permette il transito in sicurezza della Linea Amat 209”. Considerazione figlia di due sopralluoghi, condotti dallo stesso Maneri, in data 3 novembre e 9 novembre 2022. Ed è quindi proprio la tratta garantita da Amat a rappresentare il principale motivo della scelta del Comune.
Viale Regione Siciliana rappresenta, da decenni ormai, una barriera architettonica per i pedoni che vogliono attraversare da un lato all’altro del raccordo fra A19 e A29. Un fatto più volte documentato dalla nostra redazione. Come accaduto il 7 febbraio, quando abbiamo mostrato lo stato in cui versano alcuni dei sottopassi dell’area est del capoluogo siciliano. Le strutture di Borgo Ulivia, del ponte Corleone, di via Altafonte e, ovviamente, quella nei pressi di via Oreto rappresentano soltanto la punta di un iceberg che affonda le sue radici nella mancanza di pianificazione e di manutenzione.
Le difficoltà sono oggettive. Buona parte dei sottopassi compresi tra la fine del tratto autostradale e lo svincolo di corso Calatafimi sono inagibili da anni, falcidiati da danni strutturali causati da incendi ed infiltrazioni d’acqua, diventati inoltre terrano di illegalità ed incuria. Le erbacce, a volte, sono talmente fitte che impediscono perfino l’accesso alle scale, quando le stesse sono accessibili. E non è una cosa scontata. Questo alla luce dello stato in cui versa, ad esempio, la struttura nei pressi del ponte Corleone, dilaniata dalle radici degli alberi presenti in zona. A proposito di fenomeni di criminalità, il sottopasso di Borgo Ulivia si è reso invece protagonista di diversi incendi appiccati ad auto rubate. Mezzi prima sventrati e poi dati alle fiamme, con relativi problemi ambientali.