Un’artista internazionale torna a Palermo con una mostra e una performance che sono il segno tangibile di un grande amore per la città.
Si tratta di Vanessa Beecroft, che certamente non ha bisogno di presentazioni. Specializzata nell’espressione artistica tramite tableau vivant, l’artista italiana che vive da anni a Los Angeles, ritorna dopo 14 anni nel capoluogo siciliano con una nuova performance “VB94”, con cui la sera dell’8 dicembre inaugurerà la sua mostra personale a Palazzo Abatellis.
Stamattina si è tenuta la presentazione del progetto artistico.
La performance si svolgerà dalle 18 alle 21, nella stessa Galleria Regionale, e accompagnerà l’esposizione di sculture inedite realizzate dall’artista, in mostra fino all’8 gennaio 2023.
Il progetto, realizzato in collaborazione con l’associazione Amici dei Musei siciliani e con il sostegno dell’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, è stato appositamente realizzato dall’artista per Palazzo Abatellis ed è ideato e prodotto da Vanessa Beecroft Studio – Los Angeles, con la partecipazione della Galleria Lia Rumma, Napoli/Milano e il supporto della famiglia Planeta.
“Nel 1987 – spiega l’artista – per la prima volta sono venuta a visitare Palazzo Abatellis e in quel momento mi avevano colpito l’Annunciazione di Antonello da Messina e ovviamente il Trionfo della Morte e tutto il resto. E’ stata una visita che ha profondamente influenzato tutta la mia carriera, prima che questa nascesse, quando ero solo una studentessa”. Un ritorno dunque a Palazzo Abatellis dopo tanti anni. “In tutto questo tempo – aggiunge Beecroft – non ho mai perso il pensiero a questo museo, a questo luogo, a Palermo e alla Sicilia”.
Presente anche Elvira Amata, assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana che non nasconde la propria gioia per l’interesse dell’artista per la nostra isola.
“Voglio ringraziare Vanessa Beecroft – dice-. E’ la seconda volta che viene a Palermo, la prima fu nel 2008, evidentemente la Sicilia le ha dato qualcosa di positivo, siamo felici ed orgogliosi.
Beecroft ritorna con questa mostra sul femminile, mi fa pensare alla figura della donna durante la storia nei paesi del Mediterraneo, ed è una bellezza vera quella che traspare dalle sue opere.
Lei esalta la bellezza della donna e anche la bellezza della Sicilia”.
Osserva ancora l’assessore: “Ritengo che la Regione siciliana e l’assessorato ai Beni culturali debbano avere la grande capacità di aprire le porte a chiunque voglia valorizzare, incrementare la bellezza del nostro patrimonio e soprattutto, come nel caso di Vanessa, portare la Sicilia a livello internazionale. Questo è un altro aspetto che non va messo da parte, anzi che va esaltato, e sarà la mission di questi 5 anni in cui sarò alla guida di questo importantissimo assessorato”.
Sull’aspetto del gesto d’amore per Palermo punta l’accento Bernardo Tortorici, presidente dell’associazione Amici dei Musei Siciliani: “E’ meraviglioso il fatto che un museo con opere così tradizionali che vanno dal Medioevo fino al Settecento ospiti l’arte contemporanea in un dialogo che sicuramente lo rende particolarmente vivo e vivace. E portare qui un’artista di fama internazionale come Vanessa Beecroft è un segno molto importante per Palermo che la rilancia come città di cultura dopo essere stata Capitale della Cultura Italiana e dopo aver ospitato Manifesta. Iniziative di questo livello sono certamente un biglietto da visita per la città eccezionale.
Noi ci siamo limitati a raccogliere una volontà precisa di Vanessa, un atto d’amore verso la città che nasce già dalla sua prima performance del 2008 allo Spasimo.
Il fatto che lei sia voluta tornare a Palermo è per noi un innegabile gesto di amore che raccogliamo e per il quale la ringraziamo molto”.
“Un lavoro – evidenzia Evelina De Castro, direttrice della Galleria regionale di Palazzo Abatellis – che ha preso avvio due anni fa e che ha visto l’Abatellis accompagnare per mano l’artista nei suoi lunghi soggiorni all’interno delle sale della Galleria per respirarne l’anima e coglierne le vibranti energie. Un progetto che sposa l’essenza dello stesso allestimento museale voluto da Carlo Scarpa nel ’54 ed esalta il busto di Eleonora di Aragona, archetipo e spirito guida del museo e della produzione artistica della Beecroft in questa mostra”.
VB94 si svolge tra il cortile e le sale dedicate alla collezione scultorea del museo, al piano terra di Palazzo Abatellis. Alcune delle interpreti indossano vesti bianche che rimandano alle monache di clausura. Una delle modelle, distesa a terra con il corpo dipinto come fosse una scultura lignea, rappresenta una Maddalena penitente. Le interpreti sono donne di Palermo, alcune appartengono all’aristocrazia locale, altre abitano il centro storico e alcune sono migranti di prima e seconda generazione. Tutte saranno collocate tra le sale dove sono esposte le sculture scolpite nei secoli XV e XVI, insieme alle opere contemporanee di Vanessa Beecroft, come se fossero un rimando vivo verso le loro controparti plastiche. Una colonna sonora originale composta per la performance dal musicista franco-svedese Gustave Rudman, unisce e armonizza tutti gli elementi presenti a Palazzo Abatellis. Eteree, classiche e contemporanee, i volti delle interpreti richiameranno sia le visioni marmoree rinascimentali di Francesco Laurana, Antonello Gagini che i ritratti contemporanei delle donne di Palermo. In una reciproca corrispondenza, le interpreti della performance, le sculture di Vanessa Beecroft e le opere della collezione del museo, condividono un’identica tensione verso un’ideale di bellezza fuori dal tempo.
La presenza della Beecroft a Palermo, città Capitale della Cultura nel 2018, non finisce qui. L’artista svelerà la sua personale interpretazione della Natività di Caravaggio all’Oratorio di San Lorenzo il 24 dicembre, nell’ambito del progetto Next, iniziativa culturale ideata dagli Amici dei Musei Siciliani per mantenere viva la memoria della tela realizzata nel 1600 da Caravaggio, trafugata dall’oratorio la notte del 17 ottobre 1969 e mai più ritrovata.
Vanessa Beecroft (nata a Genova, Italia, nel 1969. Vive a Los Angeles, USA) ha esposto il suo lavoro in ambito internazionale a partire dal 1993. La sua ricerca artistica ha definito la performance art, la rappresentazione del corpo femminile e ha affrontato tematiche sociopolitiche. Le sue mostre (intitolate VB, seguite da un numero progressivo) sono una ricerca continua in atto da oltre venticinque anni. Le sue performance, presentate in alcuni dei musei più importanti del mondo e nei principali eventi contemporanei, mettono in evidenza le tensioni tra nudità e vestizione, costrizione e libertà, collettività e individualità, forza e debolezza umana.
Vanessa Beecroft è stata una delle prime artiste a collaborare con la moda, a partire dagli anni ’90, e dal 2009 si è confrontata con le produzione del musicista Kanye West. In questo modo, il suo lavoro va oltre il sistema dell’arte contemporanea e si estende nella cultura popolare mantenendo sempre un autentico rapporto con la storia dell’arte e le tradizioni della rappresentazione in Europa e in molte delle culture del mondo. Utilizza diversi media, dalla fotografia al disegno, il video, la pittura, la scultura e ogni mezzo disponibile oggi per presentare le diverse prospettive del corpo, unendo le influenze rinascimentali con le forme moderne di rappresentazione.
L’Associazione Amici dei Musei Siciliani, è un ente no-profit che opera da anni nella regione ed in particolare nella provincia di Palermo col fine di valorizzarne e promuoverne il patrimonio culturale materiale e immateriale. Negli anni l’associazione è stata promotrice di diverse e innovative attività culturali, delle quali ha curato in toto o in parte la progettazione, tra le quali Kals art, Le Vie dei Tesori e RestArt. In accordo con la Curia di Palermo, gestisce in maniera stabile alcuni monumenti del patrimonio cittadino: l’Oratorio di S.Lorenzo, l’Oratorio di S.Mercurio, la Chiesa di Santa Maria alla Catena, la Chiesa di Santa Maria del Piliere, garantendone la tutela, la manutenzione, la valorizzazione e la fruizione turistica.