I manifestanti: "L'emergenza roghi in Sicilia dura da troppo tempo"

La rabbia degli ambientalisti in corteo a Palermo, “Famiglie sfollate ancora senza casa”


“Come possono essere imprevedibili incendi che si ripetono ogni anno?”. Se lo chiede, attraverso un cartello, uno dei tanti manifestanti che ha partecipato questo pomeriggio alla manifestazione indetta dal comitato civico “Basta Incendi” e dal movimento Fridays For Future per ribadire l’importanza della prevenzione boschiva e per sollevare l’attenzione su chi ha subito danni a causa dei roghi estivi. “Siamo qui oggi – sostengono i manifestanti –  perchè ancora, dopo un mese e mezzo, le famiglie rimaste sfollate sono ancora senza casa. Il problema degli incendi in Sicilia è una cosa che dura da troppo tempo”.  Circa duecento gli aderenti al corteo che è partito intorno alle 18 da piazza Croci e si è snodato su via Libertà prima e via Ruggero Settimo poi, per giungere infine in piazza Verdi, davanti al teatro Massimo.

“Basta Incendi”, le voci della protesta

Tra i problemi sollevati dai manifestanti c’è quello delle mancate risposte del mondo politico ai roghi che hanno falcidiato l’Isola in questa calda estate. “Dopo che questa estate abbiamo preso l’inferno di fuoco che ha colpito la nostra Isola, la politica non ha preso nessun provvedimento per fronteggiare quest’emergenza – commenta Alessio Cerano dell’Assemblea Popolare Ecologista -. I roghi continuano ancora oggi. Quello che noi chiediamo è un potenziamento del parco mezzi dei vigili del fuoco e del corpo forestale. In particolare, critichiamo il sistema di esternalizzazione d’affitto dei canadair per il quale c’è un monte ore che si deve giostrare. Pensiamo che vada internalizzato. Sulla prevenzione c’è un grandissimo lavoro da fare. Bisognerà assumere operatori ecologici per fare pulizia dei terreni e monitoraggio delle aree più colpite.

C’è chi invece, come Francesco Alongi, chiede chiarezza su quanto accaduto nei boschi siciliani. “Penso sia giusto che venga a galla la verità su questi incendi. Il sindaco di Palermo e la Regione Siciliana devono rispondere con interventi un po’ più pratici. Non so se il cambiamento climatico incida in tal senso – risponde ad una domanda sul tema -. Gli incendi sono stati appiccati. Sono stati trovati gli inneschi in alcuni territorio. Dobbiamo utilizzare le tecnologie che abbiamo a disposizione. Ad esempio la videosorveglianza o comunque deterrenti per scoraggiare questi criminali”.

Leggi anche

Associazione albergatori, ‘Finita l’emergenza incendi a Palermo, basta clamore’

Una manifestazione a cui hanno partecipato diverse sigle civiche. “Abbiamo partecipato a tutte le manifestazioni promosse perchè la questione degli incendi è veramente grave – commenta Ernesta Morabito, vicepresidente di Terra Nostra Palermo -. Tanto per cominciare, si danneggiano i boschi. E’ come se distruggessimo la nostra casa. Siamo preoccupati per il fatto che non si fà la prevenzione e la repressione necessaria. Dobbiamo preservare il patrimonio naturalistico. Dobbiamo voltare pagina sulla cura delle aree protette. I piromani preparano gli inneschi, soprattutto nelle giornate di scirocco. Questo significa distruggere il futuro dei giovani. Significa tagliare il ramo su cui noi siamo seduti.

Leggi l'articolo completo