Sul bando del settembre scorso per l’assegnazione di custodia e mantenimento degli animali dimessi dal canile sanitario di Palermo, la deputata nazionale M5s Chiara Di Benedetto ha presentato un esposto all’Autorità nazionale anticorruzione.
Per la parlamentare «il bando in questione è illegittimo perché rivolto anche a soggetti non in possesso dei requisiti imposti dalla legge regionale, che non prevede la possibilità di affidamento dei cani a imprese o associazioni non iscritte negli appositi albi».
«Ed è illegittimo – rincara la dose l’esponente 5stelle, capogruppo in commissione Cultura e attiva in favore dei diritti degli animali – il criterio di aggiudicazione basato sul minor prezzo, in quanto il Codice degli appalti lo esclude in simili circostanze, nelle strutture rifugio dovendosi garantire anche l’assistenza sanitaria medico-veterinaria ordinaria e straordinaria». «Il sindaco Leoluca Orlando e il suo dirigente Gabriele Marchese – incalza la parlamentare M5s – farebbero bene a determinarsi di conseguenza, guardando meglio la procedura adottata dal Comune di Palermo, ad evitare di dire che non sapevano e che, come il primo cittadino affermò circa i 46 rilievi del Ministero dell’Economia, il Movimento 5stelle è il mandante delle contestazioni dello Stato».
«Orlando – conclude Di Benedetto – ha un grave difetto: è sordo. Perciò non ascolta le associazioni animaliste né le nostre raccomandazioni. Da qui la sua gestione pedestre del randagismo a Palermo».