“Lo Stato sta consumando l’ennesimo tentativo di scippo di risorse ai danni delle Regioni meridionali e in settore cruciale per lo sviluppo qual è la digitalizzazione. Contro questa manovra si è levata forte la voce della Puglia, ma non abbiamo avuto modo di apprezzare alcuna reazione dalla Sicilia e vorremmo sapere il perché di questo silenzio”: lo dice Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia.
Ieri, nella Conferenza Stato- Regioni, da parte del Governo è venuta una proposta di ripartizione dei 2,2 miliardi messi a disposizione dal Cipe per la banda ultra larga che sposta le risorse dalle Regioni del Sud a quello del Centro Nord. “Una proposta inaccettabile- commenta Pagliaro- come giustamente ha rilevato la Puglia, che imprimerebbe uno stop al processo già in atto di cablaggio in Sicilia”.
Al governo regionale la Cgil chiede di sapere qual è lo stato dell’arte anche in relazione a un bando per la rete ultralarga in cento comuni che dovrebbe partire in questi giorni e di conoscere, soprattutto, “ quale sarà la posizione della Sicilia nella riunione della Conferenza Stato – Regioni che si terrà l’11 febbraio”.
La Cgil considera anche “profondamente sbagliato la proposta di affidamento della realizzazione delle opere a Metroweb, società a partecipazione pubblica, “perché nelle aree a fallimento di mercato verrebbe meno il contributo minimo del 30% che i bandi europei prevedono da parte degli operatori privati”. “Si tratta di un settore importante in un’ottica di sviluppo e noi – conclude Pagliaro- non accettiamo che per disattenzione o miopia politica vengano ancora una volta sottratte risorse alla nostra regione, chiediamo dunque al governo regionale di intervenire affinchè questo non accada”.
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