“Quattro colpi in poco più di un mese ai bancomat in città non sono un fenomeno normale, anche perché è un fatto del tutto nuovo per la città. Erano anni che non si registravano assalti agli Atm a Palermo in quanto questi assalti finora erano confinati nelle regioni del nord del paese ad opera di bande specializzate – afferma Gabriele Urzi’ dirigente nazionale Fabi e responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo.
“Anche l’ultimo attacco al bancomat di Bper Banca a Brancaccio, in Via San Giovanni Di Dio, sembrerebbe essere opera di dilettanti, paradossalmente anche più pericolosi dei professionisti, che oltre ad ingenti danni materiali mettono a repentaglio la sicurezza dei cittadini che rischiano di essere colpiti da micidiali schegge di vetro, acciaio e plastiche.
Forse le banche fanno finta di ignorare la gravità del problema ed è un miracolo che fino ad oggi nessuno si sia fatto male sul serio – aggiunge Urzì – occorrono investimenti massicci in sicurezza da parte della banche che devono istituire maggiori controlli notturni, con pattugliamenti ad opera di vigilanza privata e maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine che fanno miracoli con organici visibilmente insufficienti a garantire la sicurezza di una grande città metropolitana come Palermo. Forse qualcuno aspetta che ci scappi il morto?”
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