L’ospedale pediatrico Di Cristina di Palermo registra un caso a settimana di bambini intossicati da cannabinoidi, cocaina e altre droghe. L’ultimo episodio ha riguardato una bambina di un anno ricoverata d’urgenza per overdose di hashish. Fortunatamente, le sue condizioni sono migliorate grazie al pronto intervento dei medici.
Il protocollo d’intervento e le indagini
A seguito di questi episodi, è stato attivato un protocollo, voluto dalla procuratrice per i minorenni Claudia Caramanna, che prevede l’immediata segnalazione al magistrato di turno e l’avvio di indagini da parte della polizia giudiziaria. Si apre così un fascicolo a tutela dei minori coinvolti. La madre della bambina ricoverata ha dichiarato che la figlia avrebbe ingerito accidentalmente la sostanza trovata per strada, una versione ricorrente in questi casi, ma che spesso non convince gli inquirenti.
L’aumento dei casi e la preoccupazione delle autorità
La Procura minorile di Palermo ha registrato un aumento preoccupante di casi di bambini, anche molto piccoli, risultati positivi a cannabinoidi, cocaina e altre droghe. “Siamo preoccupati per questi episodi che riscontriamo sempre più spesso”, ha dichiarato la procuratrice Caramanna durante un recente incontro pubblico sul tema delle tossicodipendenze.
Le misure di tutela e l’allontanamento dal contesto familiare
La disattenzione di genitori che fanno uso di droghe può avere conseguenze gravissime per i figli. Per questo motivo, vengono avviati procedimenti di tutela per prevenire il ripetersi di tali episodi. Nei casi più gravi, si procede al trasferimento della madre e del bambino in comunità, al fine di allontanarli dall’ambiente familiare problematico. Nonostante queste misure, l’emergenza persiste.
Bambino di 3 anni in overdose da ketamina a Palermo
Nei giorni scorsi un bambino di soli tre anni è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Cervello di Palermo dopo aver assunto ketamina, una droga sintetica sempre più diffusa tra i giovani. Si tratta del primo caso di overdose da ketamina su un bambino così piccolo registrato in città. La procura per i minorenni di Palermo, diretta da Claudia Caramanna, ha avviato un’indagine per fare luce sull’accaduto. I genitori del bambino, che hanno portato il figlio in ospedale in condizioni preoccupanti, hanno dichiarato di non sapere come il piccolo sia entrato in contatto con la droga. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire i movimenti della famiglia e di individuare eventuali responsabilità
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