Con una nota inviata alle massime autorità di polizia della città di Palermo, il CABS è tornato a segnalare la presenza massiccia di fauna protetta dalla legge posta in vendita nelle strade di Ballarò.
Tra la vie Giovanni Naso e Nino Martoglio, infatti, nella giornata di ieri, sono stati esposti centinaia di piccoli uccelli protetti dalla legge e numerosi “spadini”, ossia neonati di Pesce Spada di misura di gran lunga inferiore a quella consentita dalla legge. I venditori proponevano alla vendita quanto rubato alla natura (la fauna selvatica è per legge “patrimonio indisponibile dello Stato”) in totale tranquillità. Un reato, quello di ricettazione, che dovrebbe colpire anche gli acquirenti i quali, invece, approfittando di un luogo della città che sembra godere di una inquietante propria sovranità, si affollavano nei banchi abusivi. Centinaia di piccoli uccelli appartenenti a specie rare, sicuramente catturati in natura, venivano così venduti nella totale tranquillità.
Non meno grave la presenza degli “spadini”, uno dei chiari esempi di come si sta distruggendo il mare.
Il CABS, contemporaneamente alle autorità di polizia, continuerà a denunciare alle autorità europee (la fauna selvatica venduta a Ballarò è altresì protetta da apposite norme comunitarie) che già da tempo hanno disposto contro l’Italia gli atti propedeutici alla procedura d’infrazione. L’illecito guadagno ottenuto con i furti di fauna selvatica, rischia così di essere “risarcito” con le multe della Comunità Europea che graveranno, nel caso, sulle tasche dei cittadini tutti.
Il CABS è una organizzazione di volontari con sede a Bonn, attiva nel settore del bracconaggio. Molti gli interventi nei paesi del Mediterraneo e tra questi proprio nel mercato di Ballarò, che viene ormai costantemente monitorato dall’inizio del 2016.
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