Pianificazione territoriale improntata ai principi di rigenerazione e riuso, procedure trasparenti e accessibili in rete; il piano energetico regionale, il ciclo dei rifiuti che punta su differenziata e impianti pubblici, l’idrogeno come frontiera per il futuro; i beni culturali come risorse su cui si è avviata una seria programmazione, più fondi per parchi archeologici e musei con la chiara idea di puntare con forza sul ‘brand’ Sicilia.
Si è conclusa la seconda sessione di lavoro dell’evento “Il governo della Regione. Tre anni di lavoro per la Sicilia” sul tema “Sicilia per cultura e sostenibilità” allo Spasimo.
Al dibattito hanno partecipato gli assessori regionali all’Energia, Daniela Baglieri, al Territorio e ambiente, Toto Cordaro, ai Beni culturali e all’identità siciliana, Alberto Samonà che hanno fatto il punto della situazione.
“I termovalorizzatori non sono venuti dal nulla. Erano già stati previsti nel piano rifiuti apprezzato dalla giunta regionale nel 2018, piano che ha scontato un lungo e articolato iter approvativo”. Lo ha detto l’assessore all’Energia della Regione Siciliana Daniela Baglieri durante la kermesse. “Il recupero energetico – ha aggiunto – è declinato, in linea con il pacchetto di direttive europee dell’economia circolare, al penultimo posto della gerarchia di trattamento dei rifiuti. Nessuno vuole bruciare il rifiuto-risorsa, il termovalorizzatore consente il recupero di energia della parte residuale dei rifiuti, quella indifferenziabile che in assenza andrebbe dritta in discarica”.
“L’energia è un settore che offre grandi opportunità alla Sicilia – ha aggiunto l’assessore – abbiamo già creato una rete di energy manager a supporto dei Comuni, puntiamo sul Pears il nuovo piano energetico regionale, per sfruttare appieno i 15 miliardi previsti dal Pnrr. Sul fronte dei rifiuti, abbiamo fatto grandi passi avanti negli ultimi tre anni sulla raccolta differenziata, passando dal 20 al 42 per cento. Abbiamo premiato i Comuni virtuosi e saremo al fianco delle Città metropolitane che hanno più difficoltà. Lavoriamo in accordo agli obiettivi europei, abbiamo già realizzato sei impianti pubblici, avviato il censimento delle discariche e presto procederemo a chiuderne molte fuori norma. I termovalorizzatori non sono la soluzione, come detto all’Assemblea regionale, ma un tassello del ciclo dei rifiuti e abbiamo avviato una procedura d’interesse in assoluta trasparenza. Infine – ha sottolineato Baglieri – si è cercato di stimolare i piani d’ambito e il mio impegno è quello di cercare di fare ancora di più e ottimizzare tutti i processi per evitare che si verifichino emergenze e carenze idriche”.
“Per la prima volta nella storia della Sicilia il governo Musumeci ha puntato alla pianificazione ambientale, è stata istituita l’Autorità di bacino e grazie al Piano delle ispezioni per il triennio 2019-2021 abbiamo eliminato le infrazioni europee”. Lo ha detto l’assessore regionale a Territorio e ambiente, Totò Cordaro, alla kermesse del governo siciliano allo Spasimo di Palermo. “Il demanio marittimo – ha aggiunto – è una priorità del nostro governo, abbiamo attualizzato le concessioni e dalla regolarizzazione dei canoni pregressi sono entrati 13 milioni nelle casse regionali. Inoltre, abbiamo istituito il portale del demanio marittimo, primi in Italia”. Cordaro ha anche parlato delle nuova riforma urbanistica, “fondata – ha affermato – sui principi del riuso e della rigenerazione. Abbiamo introdotto il Piano territoriale regionale e il sistema informativo territoriale regionale”.
Sul fronte dell’ambiente, l’assessore ha ribadito “l’istituzione di 217 zone speciali di conservazione e 131 interventi, per un totale di 151 milioni di euro, sulle aree naturali protette. Infine, la consegna del primo padiglione restaurato all’Istituto Roosevelt di Palermo, dove sorgerà il Centro di eccellenza per la sostenibilità Ambientale e la salute dell’uomo”.
Sul Corpo forestale e la lotta agli incendi Cordaro ha ricordato l’avvio “delle procedure per i concorsi, la mobilità interna con 100 nuove unità e 30 del parco dei Nebrodi, la prevenzione attraverso l’attivazione del numero 1515, la sperimentazione di mezzi come i droni e la rete di accordi con Protezione civile, Anci, dipartimento Sviluppo rurale e dipartimento Agricoltura. la grande mano che ci danno i vigili del fuoco per fare una capillare azione di prevenzione”.
“I tre anni di attività sono contrassegnati da una grande programmazione sui beni culturali che finalmente sono tornati strategici in Sicilia e non sono più un inutile orpello come qualcuno in passato pensava. E sono strategici perché sono diventati beni da offrire al mondo quale sviluppo quale carta economica da giocare e da spendere”. Lo ha detto ai giornalisti Alberto Samonà, assessore ai beni culturali e all’identità siciliana, a margine della kermesse, allo Spasimo di Palermo.
“La cultura in Sicilia è tornata ad essere motore economico della nostra terra – ha proseguito – e questo dopo un periodo drammatico come la pandemia, che speriamo di esserci lasciati alle spalle, e quindi il significato è ancora più forte. La cultura è la vera scommessa e la programmazione dà linfa vitale per permettere che ciò che ha iniziato questo governo, visto che eravamo all’anno zero, possa essere il biglietto da visita della Sicilia dei prossimi decenni e la gente scoprirà questa Sicilia finalmente”.