Contiene studio fattibilità per ricerca risorse

Bagheria, via libera del Consiglio Comunale al Piano Urbano di Mobilità Sostenibile

Il  Consiglio comunale di Bagheria ha approvato  il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile.

Sostenibilità, vivibilità, mobilità dolce, innovazione sono alcuni dei punti cardine.
Il piano consiste in una serie di azioni coordinate, nei settori della mobilità pubblica e privata, per il governo del proprio territorio; è un nuovo strumento chiave per supportare, in modo integrato, progetti ecosostenibili, strumento in grado di agganciare le politiche di mobilità sostenibile al sistema ambientale e della qualità dell’aria.

Il Pums contiene inoltre una serie di studi di fattibilità per la ricerca di finanziamenti.

“Il piano urbano della Mobilità sostenibile è un piano strategico che orienta la mobilità in senso sostenibile e si propone un termine temporale di attuazione diviso un un breve, medio e lungo periodo (8/10 anni) con verifiche e monitoraggi ad intervalli temporali – sottolinea l’assessore all’Urbanistica e Mobilità Gaetano Baiamonte – Il PUMS pone al centro le persone e la soddisfazione delle loro esigenze di mobilità; con il PUMS si opera un passaggio fondamentale dalla pianificazione dei trasporti alla mobilità sostenibile”.
L’assessore Baiamonte sottolinea anche quali sono le caratteristiche principali del piano: “il PUMS deve garantire a tutti i cittadini opzioni di trasporto che permettono loro di accedere alle destinazioni ed ai servizi chiave; migliorare le condizioni di sicurezza; ridurre l’inquinamento atmosferico e acustico, emissioni di gas serra e consumi energetici; migliorare efficienza ed economicità dei trasporti di persone e merci; contribuire a migliorare l’attrattività di un territorio e la qualità dell’ambiente urbano e della città a beneficio dei cittadini”.

Un piano dunque che, disegnato su Bagheria, passa dall’ammodernamento dello svincolo autostradale della A19 a monte della città, punto nevralgico, alla realizzazione di nuovi parcheggi con aree di soste a pagamento, le cosiddette zone blu dove agirà una società per la gestione, all’uso di bus elettrici o a metano, alla realizzazione di nuove aree verdi, all’implementazione ed ottimizzazione delle piste ciclabili, e all’uso di mobilità ecologica e dolce come car sharing, progetti di pedibus ed altro.
Per realizzarlo si potrà contare su una base di partenza che è di circa un milione di euro di fondi comunali ma è evidente che andranno “aggrediti” anche tutti i finanziamenti comunitari e regionali disponibili, nell’attesa che la Regione Sicilia emani i bandi.

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