Accoltella il nuovo compagno della moglie e cerca rifugio nel casolare di un amico in contrada Ramacca a Bagheria. Qui lo hanno trovato gli agenti di polizia. In manette è finito il 51enne che lo scorso mercoledì sera aveva aggredito il nuovo partner della sua ex su una panchina dalle parti di corso Umberto I, a Bagheria. Dopo l’aggressione l’uomo ha cercato di scappare e sottrarsi agli arresti.
Lo stesso amico, che gli avrebbe dato ospitalità nel casolare, è accusato di favoreggiamento. L’uomo è stato condotto in carcere, anche perché avrebbe minacciato di morte l’ex moglie, ed è in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. Intanto la vittima, trasportata mercoledì sera d’urgenza all’ospedale Buccheri La Ferla con ferite nella parte bassa della schiena, è già stata dimessa. Il coltello non è ancora stato recuperato.
Negli ultimi mesi l’aggressore avrebbe più volte tentato un riavvicinamento, a volte anche con metodi poco ortodossi, sostenendo di essere ancora innamorato. Di contro lei, certa della decisione, qualche mese fa avrebbe iniziato a frequentare un’altra persona con cui, una sera della scorsa settimana, si era data appuntamento in un giardinetto. Mentre i due si scambiavano effusioni, l’ex marito si sarebbe presentato nel giardinetto e avrebbe iniziato a insultare l’attuale compagno della donna. “Ah, te la vuoi fare con mia moglie”, gli avrebbe urlato prima di estrarre dalla tasca un coltello e colpirlo alla schiena, nella zona lombare, provocandogli uno squarcio da cui ha perso molto sangue. Poi la fuga.
Alcuni passanti avrebbero chiamato il 112 chiedendo l’intervento di un’ambulanza arrivata prima ancora delle volanti di polizia. Gli investigatori, dopo aver chiesto supporto al personale della Scientifica e della squadra mobile, hanno avviato le ricerche del sospettato che però, dopo quasi una giornata, risultava ancora irreperibile. L’uomo sanguinante è stato portato al pronto soccorso del Buccheri dov’è entrato in codice rosso. Nonostante la profonda ferita, il coltello non ha raggiunto alcun organo vitale e questo gli ha salvato la vita. Una volta suturato il taglio, l’uomo è stato tenuto sott’osservazione per qualche ora prima di essere dimesso con una prognosi di 20 giorni. Alla luce di quanto emerso sono state attivate le procedure previste per i cosiddetti casi di codice rosso, ovvero quei reati in cui vengono coinvolti bambini, donne o più in generale vittime fragili.