Scontro fra l'aula e il ragioniere generale, alla fine i tecnici cedono

Bagarre in Consiglio sulla delibera per le tariffe del suolo pubblico, atto passa fra mille polemiche

La settimana del piano di riequilibrio si apre all’insegna della tensione in Consiglio Comunale. Superate, quantomeno momentaneamente, le polemiche all’interno del centrodestra, a Sala delle Lapidi scoppia il caso sulla delibera relativa al Cup (Canone Unico Patrimoniale relativo all’occupazione del suolo pubblico). Durante l’esame degli emendamenti, l’aula si è fermata su una proposta di modifica dell’atto a prima firma del consigliere della Nuova DC Salvo Imperiale, che riguardava l’esenzione dal pagamento dei tributi sull’area attualmente occupata dal mercato dell’usato dell’Albergheria.

L’idea era quella di esentare l’area del mercato dal pagamento del Cup per i prossimi quattro anni. Ciò per consentire l’apertura di attività che possano rilanciare e riqualificare un territorio che, secondo quanto detto dall’esponente di Azione Fabrizio Ferrandelli, rappresenta  “un mercato dove viene rivenduta la merce rubata ai palermitani”.  Ma, nonostante il parere favorevole degli uffici e del Collegio dei Revisori, sulla proposta è arrivato il parere negativo della ragioneria generale. Ciò in quanto non sarebbe possibile, a detta dei tecnici, calcolare quanto sarebbe la dimunizione del gettito fiscale nelle casse di Palazzo delle Aquile. Furenti diversi consiglieri comunali, che si sono lamentati a più riprese dell’assenza dei dirigenti in aula. Fatto che ha impedito un confronto fra la parte politica e quella amministrativa dell’Amministrazione. Dibattito che c’è stato alla ripresa dei lavori, quando gli emendamenti sono stati subemendati, superando le criticità e permettendo l’approvazione del documento a maggioranza dei presenti.

La delibera è propedeutica al bilancio, seduta sospesa

Un’affermazione che chiarisce un dubbio che era sorto nelle scorse settimane: come sottolineato dalla segreteria generale, la delibera del Cup è propedeutica sia al bilancio di previsione che al piano di riequilibrio. Un “no”, quello arrivato dalla ragioneria generale all’emendamento sull’Albergheria,  che ha fatto infuriare non solo diversi esponenti delle opposizioni, ma anche alcuni pezzi da novanta della maggioranza, come lo stesso Salvo Imperiale e il presidente della VI Commissione Ottavio Zacco, che ha chiesto con forza la presenza del ragionerie generale in aula. Gli animi si sono immediatamente surriscaldati. Critico Fabrizio Ferrandelli, che ha direzionato la barra dei lavori d’aula, esprimendo la volontà di far proprio l’emendamento laddove i proponenti avessero deciso di ritirarlo e, al contempo, chiedendo la presenza del ragioniere generale.

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Vano il tentativo portato avanti dai banchi della Lega e di Fratelli d’Italia di andare avanti, tentando di convertire la proposta in ordine del giorno. Fatto che ha trovato il diniego di Forza Italia, della Nuova DC e delle opposizioni. Un caos di fronte al quale il vicepresidente dell’aula Giuseppe Mancuso ha decretato la sospensione della seduta, fra le urla e la rabbia di parte della maggioranza. Scoppia quindi un nuovo caso fra Consiglio Comunale e gli uffici di Palazzo delle Aquile, dopo quello avvenuto qualche settimana fà sulle indennità. Da capire adesso come deciderà di intervenire l’Amministrazione. La seduta è stata quindi sospesa fra la rabbia generale dei presenti.

L’atto passa fra mille polemiche

Dopo due ore di sospensione, i lavori d’aula sono proseguiti. Convocato in Consiglio il vice-ragioniere generale Roberto Pulizzi. Il tecnico, esprimendo stupore per l’assenza del titolare Bohuslav Basile, ha chiarito le ragioni del suo “no” agli emendamenti presentati dai consiglieri comunali. Il dirigente ha sottolineato che le modifiche proposte da Sala delle Lapidi non rispettavano la triennalità del bilancio di previsione. Criticità sanata attraverso dei subemendamenti, presentati fra gli altri da Fabrizio Ferrandelli e da Salvo Imperiale, sui quali si è registrato l’impegno da parte dell’assessore Giuliano Forzinetti. Il parere è così diventato “non dovuto”, permettendo l’approvazione dell’atto come emendato. L’Amministrazione porta, così, a casa un documento importante e propedeutico sia al bilancio di previsione 23-25 che al piano di riequilibrio. Atto quest’ultimo che da domani – o comunque nei prossimi giorni – potrà essere trattato senza problemi in Consiglio Comunale, in modo da poter essere approvato entro e non oltre il termine ultimo del 30 giugno.

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Le reazioni

Soddisfatto il consigliere comunale di Forza Italia Ottavio Zacco, che commenta così l’approvazione della delibera sul Cup. “Grazie all’approvazione delle nuove tariffe CUP, abbiamo cercato di rimediare ad un grave errore politico commesso dalla precedente consiliatura, che ha messo a rischio il settore economico della nostra città causando l’aumento spropositato dei canoni di locazione di beni comunali affittati ai privati ad uso commerciale. Già durante la discussione della delibera precedente che ho votato contro, avevo lanciato l’allarme sulle conseguenze che avrebbero causato le nuove tariffe, non a caso diversi avvisi di locazione sono andati disertati, e molti commercianti non hanno rinnovato il contratto di locazione, tutto ciò ha creato mancati introiti nelle casse comunali già al collasso”.

“La modifica del regolamento – prosegue Zacco – prevede una notevole riduzione degli oneri derivanti dal Canone Unico Patrimoniale evitando che locatari di terreni comunali pagassero un canone annuale più del valore del terreno stesso. Tra le tante riduzioni e agevolazioni determinate congiuntamente ai componenti della sesta commissione, della quarta e della settima commissione abbiamo ridotto il CUP per i servizi pubblici di piazza da 200 € a 55€”.

Sulla stessa linea anche l’esponente di Fratelli d’Italia Antonio Rini. “Con l’approvazione della modifica al regolamento Cup si fa ordine e chiarezza ad un provvedimento la cui applicazione, con le tariffe precedenti, aveva creato difficoltà a decine di famiglie e imprese. Il regolamento, così com’era, aveva prodotto numerosissime discrasie e innumerevoli casi di ricorso a causa del vertiginoso aumento che aveva paralizzato l’Ufficio Tributi. Oggi, a seguito di un intenso lavoro dell’Amministrazione Lagalla, con un lavoro corale tra il vicesindaco Carolina Varchi e gli assessori al ramo Mineo e Forzinetti, si è potuta adottare una riduzione delle tariffe”.

“Si è ottenuto così un duplice risultato regolamentare – ha sottolineato l’esponente di FdI -. Rispetto della legge ed equita’ dell’imposizione, necessaria per non gravare il contribuente da oneri eccessivi. Si garantisce, altresì, un gettito coerente per le casse comunale. È stato anche introdotto, con gli articoli 30 e 31, un meccanismo di riduzioni ed esenzioni mutuati dai principali regolamenti in vigore nelle principali città italiane. Grazie a questa misura si scongiura, finalmente, il paradosso della restituzione delle aree, verificatosi nel recente passato, a seguito dell’aumento spropositato nonché ingiustificato delle tariffe”.

“Con l’approvazione della delibera sul Cup – ha dichiarato il consigliere della Nuova DC Salvo Imperiale -, che va a sostituire quella precedente che aveva provocato disagi ai commercianti che si erano ritrovati a dover effettuare pagamenti esagerati, è stato approvato un emendamento a mia firma e del presidente della IV commissione, che prevede modifiche al regolamento di occupazione del suolo pubblico. In particolare, una delle zone più degradate della città dove da anni i residenti chiedono la riqualificazione del territorio, ovvero l’area dove insiste il mercato dell’usato all’Albergheria. Con questo emendamento, a partire da domani e per le successive 3 annualità, chiunque voglia organizzare spettacoli, eventi o collocazione di dehors, sarà totalmente esentato dal pagamento del canone unico patrimoniale. Con questo atto l’amministrazione dà una concreta risposta di riqualificazione del territorio dell’Albergheria.

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