“Questa amministrazione comunale ha bisogno di una scossa, di un’idea di futuro. Ora o mai più”. Così in una nota Dario Chinnici e Gianluca Inzerillo di Italia Viva.
La crisi politica ormai non ha più soluzioni dopo che lo scontro ha anche azzerato i vertici Rap
L’attacco dei renziani
“La crisi economica e sociale causata dalla pandemia – scrivono – si è sommata alle già delicate questioni irrisolte di una città che, nonostante le enormi potenzialità e la generosità dei palermitani, sconta ancora oggi tanti ritardi, incredibili contraddizioni, numerose inefficienze. Problemi che si abbattono, insieme al Covid19, su famiglie e imprese. I numeri della povertà, della disoccupazione giovanile e femminile, le saracinesche abbassate, le file alla Caritas, sono immagini, storie, nomi e cognomi che noi conosciamo assai bene”.
“A noi, più dei posti di potere – aggiungono i due consiglieri comunali di Italia Viva – interessa rispondere alle domande dei cittadini. Per noi la politica o è questa o è solo gestione. E il potere, per noi, non è un sostantivo, è un verbo. Vogliamo poter far qualcosa per gli altri, non vogliamo gestirlo per noi”.
La crisi della maggioranza
“Abbiamo imparato – sottolineano Chinnici e Inzerillo – che dalle crisi si esce, o meglio, le crisi possono diventare nuove opportunità di sviluppo e di diritti, solo se si affrontano abbandonando gli interessi di parte, i piccoli interessi di bottega, le magliette che la politica indossa per rivendicare la diversità rispetto agli altri. Sappiamo che dalle emergenze si esce solo se all’io si sostituisce il noi. All’arroganza del singolare, la bellezza del plurale. Ed è per questo che siamo convinti, e adesso più che mai, che certe sfide per affrontarle e vincerle hanno bisogno di una politica che vesta la stessa maglia. Lo abbiamo fatto contribuendo a far nascere il governo Draghi. Crediamo sia il momento che il sindaco Orlando azzeri l’attuale giunta di governo e dia vita a una squadra nuova in cui tutte le forze politiche e sociali indossino la maglia rosanero. Faccia un appello a tutti e verifichi chi sarà disponibile a dare una mano”.
“Una squadra della città – continuano – con un progetto chiaro: non il dopo-Orlando ma il dopo-Covid, il futuro di Palermo. Una squadra che coinvolga tutte le forze politiche in consiglio comunale e la società intera. Una squadra che sia riconosciuta per competenza e non per appartenenza, che sia dei migliori, che sia quella in cui tutte le palermitane e i palermitani possano fare il tifo”.
Aprire una stagione sul modello Draghi
“Il sindaco Orlando – concludono – ha una grande responsabilità, sta a lui decidere se aprire una stagione nuova, se essere il “Draghi” di Palermo, e traghettare la città verso il futuro o, ma noi non ci saremo, rimanere ancorato a schemi del passato. Italia Viva, a Roma e a Palermo, c’è solo se da oggi tutti quanti ci si impegna per costruire la massima unità politica al Comune, su un cronoprogramma di cose concrete da fare per uscire dall’emergenza sanitaria ed economica, e su una nuova squadra che sia all’altezza delle sfide di domani. Noi abbiamo a cuore Palermo, il resto non ci interessa”.
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