“Qualcosa è cambiato. Io posso dire che abbiamo fatto grandi passi avanti. Ma non esageriamo nell’ottimismo”. Sono le parole di Giuseppe Ayala, ex magistrato, ai microfoni di Casa Minutella. Ayala è stato intervistato per lo speciale “30”, realizzato in occasione dell’anniversario della Strage di Capaci.
Per Ayala la Sicilia è cambiata in meglio: “Basta pensare che quando noi abbiamo cominciato a Palermo c’era qualcuno che si chiedeva ma siamo sicuri che la mafia esiste? Il fenomeno si equiparava a quello di criminali, come ce ne sono più o meno a tutto il mondo”. Grazie al lavoro di magistrati come Falcone e Borsellino, invece, continua Ayala, “siamo arrivati ad avere una coscienza e conoscenza compiuta del fenomeno e devo dire anche un forte cambiamento alla società civile”.
La Piovra non è stata ancora sconfitta. “Credo che ancora sia dura -spiega l’ex Giudice – e guai a pensare che la mafia non c’è più, la mafia c’è, non è in buona salute, visto che siamo in periodo di pandemia. Non è ricoverata intubata, però è in corsia per accertamenti”. Quando si avvererà la profezia di Falcone che parlava della mafia come fenomeno umano, con un inizio e una fine?” Un giorno finirà. Io non so quanto sia lontano ancora, ma spero di campare abbastanza per esserci
“.