Un avvocato del foro di Palermo ha comunicato al proprio ordine professionale di essere positivo al Covid19. Il legale ha descritto nei minimi dettagligli uffici e le aule di udienza frequentate negli ultimi dieci giorni. A renderlo noto è Alfonso Farruggia, segretario generale della Uil Pubblica Amministrazione Sicilia, che ha scritto una lettera al vertici del Tribunale e della Corte di Appello di Palermo chiedendo immediati chiarimenti e particolari a tutela della sicurezza e della salute pubblica.
Secondo Farruggia si tratta di una notizia molto allarmante. L’esponente sindacale chiede di prendere provvedimenti per contrastare la diffusione del virus presso la cittadella giudiziaria, ringraziando sia l’avvocato contagiato, sia l’Ordine degli Avvocati di Palermo per la tempestività delle informazioni. Secondo il sindacato, a seguito dell’informazione trasmessa dal legale – che avrebbe transitato, per ragioni professionali, anche presso gli uffici del Giudice di Pace, uno dei luoghi a più alto rischio di contagio come denunciato da Farruggia nei giorni scorsi – non sarebbe stato fatto alcun intervento di sanificazione immediata dei locali dove l’uomo ha avuto accesso, descritti in modo molto preciso dallo stesso.
“Tutto ciò – continua – esporrebbe i dipendenti e gli avvocati stessi a un rischio molto elevato, pertanto chiediamo all’amministrazione del Tribunale di provvedere immediatamente a rendere esecutive le procedure sanitarie previste”. Il segretario chiede ulteriori chiarimenti. “La UILPA – prosegue – vuole sapere se l’ amministrazione ha già provveduto a comunicare ai dipendenti interessati il nominativo dell’avvocato in modo che ognuno possa stabilire se sia stato esposto a potenziali rischi e venga sottoposto ai test sanitari previsti ed eventualmente messo in quarantena precauzionale”.
“In tempi non ancora sospetti né drammatici come quelli attuali – conclude – la UILPA ha pubblicamente stigmatizzato le scelte adottate dall’amministrazione relativamente al rientro degli avvocati nelle aule e negli uffici: abbiamo sempre sottolineato la necessità di proseguire con il lavoro da remoto e sostenuto, come purtroppo si è verificato, che l’assembramento avrebbe determinato un aumento dei casi di contagio”. Tra le varie richieste del sindacato, l’immediata fornitura al personale dei dispositivi di protezione individuale, a partire dai pannelli protettivi per chi quotidianamente opera a contatto con l’utenza esterna.