La Guardia di Finanza di Palermo ha sequestrato un autolavaggio abusivo che utilizzava l’acqua da un pozzo comunale. Il titolare dell’attività è stato denunciato nell’ambito delle attività di controllo economico del territorio.
I Finanzieri del Comando Provinciale di Palermo hanno sequestrato l’autolavaggio che si è scoperto essere totalmente abusivo. Il titolare, per lavare le auto, attingeva l’acqua da un pozzo comunale all’interno di un’area adibita a parcheggio in via Umberto Giordano. Il responsabile non è stato in grado di esibire la documentazione necessaria a svolgere l’attività commerciale, la dichiarazione SCIA e l’Autorizzazione Unica Ambientale.
Dagli accertamenti è emersa, inoltre, la presenza di un pozzo comunale da cui veniva prelevata l’acqua utilizzata per l’attività esercitata abusivamente.
Le Fiamme Gialle hanno sequestrato il pozzo, il locale e le attrezzature trovate al suo interno. È stato inoltre denunciato il titolare dell’autolavaggio, D.A. 40 anni, palermitano, alla Procura della Repubblica per il reato di omessa domanda di autorizzazione agli scarichi di acque reflue industriali.
Questa mattina la Guardia di Finanza di Palermo ha sequestrato il pane che un uomo vendeva in una bancarella piazzata abusivamente in via Paruta, nel quartiere di Mezzomonrele. Per l’uomo, oltre al sequestro della merce, è scattato anche il verbale.
Sono stati i Finanzieri del Gruppo Pronto Impiego di Palermo a dare vita al controllo dell’ambulante abusivo. L’azione si è concretizzata nell’ambito dei servizi di controllo economico del territorio. Le Fiamme Gialle hanno provveduto al sequestro di circa 20 chili di pane ad un ambulante intento alla vendita abusiva, all’altezza di via Paruta. All’uomo è stata contestata la violazione della Legge Regionale18 del 1° marzo 1995 in materia di commercio sulle aree pubbliche. Oltre al sequestro del pane, i militari hanno anche provveduto a segnalare il trasgressore per l’irrogazione di una sanzione amministrativa che va da un minimo 154 a un massimo di 1.549 euro.
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