“Il contrasto all’evasione fiscale portato avanti dall’amministrazione comunale nei confronti degli operatori economici morosi ha portato, ad oggi, a una riscossione di oltre 3 milioni di euro nel 2024, mentre per altri 10 milioni di euro sono stati inviati gli avvisi di sospensione della licenza, con invito a regolarizzare la loro posizione fiscale, da parte degli uffici del Suap, d’intesa con l’Ufficio Tributi. Con il recupero, in totale, di 14 milioni di euro, il Comune avrà riscosso una cifra superiore al 100% rispetto al 2023”. Lo dichiarano il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e l’assessore alle Attività produttive Giuliano Forzinetti.

Debiti per oltre 110 milioni di euro

“È importante l’azione che stanno portando avanti gli uffici del Comune, nella lotta all’evasione fiscale. Il metodo utilizzato in questo momento è quello di concentrarsi, in prima battuta, sui grandi evasori. I primi 100 evasori del Comune di Palermo hanno debiti con l’Ente per oltre 110 milioni di euro. – proseguono – Il messaggio da far passare non è quello di un’amministrazione vessatoria, ma che vuole ripristinare equità. Inoltre, le cifre recuperate verranno poi impiegate per ulteriori investimenti in città, per i servizi ai cittadini e anche a favore proprio del tessuto produttivo”.

Lombardo, Micciché e Lagalla, una nuova forza politica in vista delle Provinciali?

L’ex governatore Raffaele Lombardo ha annunciato la nascita di una nuova formazione politica che vedrà uniti sotto lo stesso simbolo lui, Gianfranco Micciché e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla. Adesso il programma politico entra nel vivo “La mia esperienza politica e quella di Gianfranco Micciché e del sindaco Roberto Lagalla unite sotto uno stesso simbolo: perché no?”, ha dichiarato Lombardo in una intervista a La Repubblica Palermo. L’evento di presentazione del nuovo progetto politico, che potrebbe svolgersi già a dicembre, illustrerà le ragioni dell’intesa, i punti cardine della proposta e gli obiettivi. “Renderemo pubbliche le ragioni dell’intesa, i punti essenziali della proposta politica e i nostri obiettivi”, ha affermato Lombardo. L’attenzione è rivolta alle elezioni provinciali, a prescindere dalla modalità di voto, diretto o indiretto. “Poi dovremo darci un’organizzazione, in vista delle elezioni provinciali, a prescindere dal fatto che si voti o meno direttamente”.

Alla ricerca di un nome e un simbolo

La nuova formazione politica è ancora alla ricerca di un nome e un simbolo che siano rappresentativi delle storie e delle prospettive dei tre leader. Si cercherà di trovare una sintesi tra le diverse esperienze, considerando anche il percorso di Lagalla con Idea Sicilia alle Regionali del 2017. “Proveremo a trovare un simbolo e un nome che rappresentino storie e prospettive”, ha spiegato Lombardo a Repubblica. L’ex governatore ha sottolineato come Lagalla, pur essendo ancorato al centro-destra, non abbia una marcata appartenenza partitica, caratteristica che attrae molti sindaci indipendenti interessati al nuovo progetto. “Lagalla partecipò con la sua Idea Sicilia alle Regionali del 2017. Oggi, sebbene ancorato nel centro-destra, non ha un’appartenenza partitica marcata e per questo molto sindaci liberi guardano a lui e sono interessati alla nostra intesa”.

Nessuna sfida a Schifani per le Regionali

Lombardo nell’intervista a Repubblica ha escluso categoricamente la possibilità che Lagalla si candidi alle prossime elezioni regionali, smentendo le voci che lo indicavano come possibile sfidante sul modello ligure. Ha ribadito la lealtà al presidente Renato Schifani, sottolineando i positivi risultati ottenuti in ambito economico e infrastrutturale. “Che il sindaco di Palermo possa aspirare a fare il presidente della Regione è normale. Che lo faccia il professore Lagalla lo escludo”, ha dichiarato Lombardo. L’ex governatore ha quindi chiuso il capitolo, affermando: “Noi non mettiamo in discussione la rielezione dell’attuale presidente Schifani che sta ottenendo ottimi risultati, dall’economia alle infrastrutture. E allora perché cambiare, non avrebbe senso. Capitolo chiuso”.

Critiche alla gestione dei commissariamenti

Nonostante la dichiarata lealtà a Schifani, Lombardo ha espresso perplessità sulla prolungata gestione commissariale di alcuni enti siciliani. Pur riconoscendo l’impegno della coalizione ad affrontare la questione dopo la Finanziaria e prima del nodo Province, ha ribadito la necessità di affidare la guida degli enti a figure politiche competenti, trasparenti ed efficienti. “Semplicemente ci chiediamo che senso abbia, dopo due anni, tenere ancora dei commissari a guida di enti taluni molto importanti. Ma la coalizione ha assunto l’impegno di affrontare la questione dopo la Finanziaria e prima del nodo Province. Servono guide politiche competenti, trasparenti ed efficienti”.

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