Il rincaro per i biglietti verso le isole minori è rimandato fino al 15 dicembre. La notizia arriva oggi, il giorno del via delle nuove, criticatissime tariffe annunciate nei giorni scorsi, ma pare che per ora tutto sia congelato, o per meglio dire rimandato di 14 giorni, giusto il tempo per capire come muoversi.
L’annuncio
L’annuncio è arrivato oggi da parte di SNS (la società consortile formata da Caronte & Tourist e Liberty Lines che nel 2016 ha acquisito la Siremar), che ha comunicato come dopo le “persistenti richieste” giunte dal Ministero delle Infrastrutture e dalla Regione Siciliana gli aumenti tariffari annunciati nei giorni scorsi e che sarebbero dovuti scattare dalla data odierna saranno sospesi fino al 15 dicembre c.a.
L’annunciato aumento tariffario – ricorda SNS – è semplice conseguenza di quanto previsto dalla convenzione statale, che obbliga il vettore a garantire in mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario della gestione.
“Ben comprendendo il rischio degli inevitabili riverberi sulle popolazioni e l’economia delle isole di un aumento tariffario per compensare l’aumento del costo del combustibile, d’altro canto inevitabile in assenza delle misure compensative espressamente previste dall’art.6 della convenzione statale – spiega SNS – abbiamo fin qui bloccato il meccanismo compensativo previsto dalla convenzione. Ma è altrettanto chiaro che in assenza di misure compensative ciò equivarrebbe alla disapplicazione di quanto previsto contrattualmente, e comporterebbe la conseguente inosservanza, da parte della società, dell’obbligo di garantire l’equilibrio economico-finanziario della gestione”.
Aderendo alla richiesta giunta da Ministero e Regione Siciliana e confermando la sospensione degli aumenti previsti fino al prossimo 15 dicembre, SNS auspica, se ritenuto utile, la costituzione di un tavolo tecnico “allo scopo di individuare soluzioni condivise che consentano di contemperare le esigenze manifestate dalle parti”.
Il ritocco dei prezzi
Il ritocco dei prezzi riguarda il listino dei collegamenti con le navi traghetto: salgono del 20% i costi per i passeggeri, per le auto e per i mezzi commerciali. Siremar applica l’aumento del quinto previsto nei bandi delle corse a carico del ministero dei Trasporti.
L’ira dei sindaci
“Sono molto preoccupato e indignato per la politica sui prezzi dei collegamenti navali annunciata dalla compagnia Siremar — sottolinea Francesco Forgione, sindaco di Favignana e delle Egadi — Il 30 per cento in meno di tre mesi rappresenta un’inaccettabile provocazione per i cittadini, i commercianti e tutta l’economia delle nostre isole. Le scelte sbagliate dei governi nazionale e regionale e le politiche aziendali della Caronte & Tourist (il gruppo che controlla Siremar, ndr) non possono ricadere sui cittadini”.
“Con questo aumento sconsiderato ci mettono in ginocchio, avremo la benzina a tre euro al litro e il latte — commenta Fabrizio D’Ancona, sindaco di Pantelleria — A gennaio sull’isola ogni prodotto aumenterà del 20 per cento». «Intervenga subito Salvini per evitare che le popolazioni delle isole siano ulteriormente penalizzate — continua Forgione — La discussione sulla legge finanziaria consente di farlo. Un ulteriore silenzio rispetto a queste scelte sarebbe da considerare complice e per le isole minori siciliane inaccettabile”.
I sindaci delle isole minori chiamano in causa anche Palazzo d’Orléans perché ad oggi le corse aggiuntive a carico della Regione non sono state aggiudicate. L’unico bando in essere è quello ministeriale per tutti i collegamenti.
Aricò: “Fatto il possibile”
“La Regione ha fatto il possibile per garantire le corse di sua competenza — sottolinea l’assessore regionale ai Trasporti Alessandro Aricò — In attesa del nuovo bando il prossimo anno, abbiamo chiesto e ottenuto dal governo di agganciarle al bando ministeriale. Un escamotage per garantire il numero dei collegamenti”.
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