Palermo

Caro voli, anche l’Antitrust bacchetta le compagnie aree sui prezzi per Sicilia

L’Antitrust ha pubblicato oggi il Rapporto Preliminare relativo all’Indagine conoscitiva su “Algoritmi di prezzo nel trasporto aereo passeggeri sulle rotte nazionali da e per la Sicilia e la Sardegna”, indagine avviata a seguito dell’esposto presentato dal Codacons. I risultati del rapporto confermano purtroppo le tante denunce del Codacons circa l’impennata dei prezzi dei voli in occasione delle festività natalizie e nel periodo estivo, l’opacità delle offerte tariffarie e la mancanza di trasparenza in fase di acquisto dei biglietti online, ma escludono una profilazione generalizzata degli utenti.

Nessuna profilazione degli utenti

Per l’Antitrust infatti “le analisi svolte hanno evidenziato la tendenza a un significativo aumento dei prezzi in alcuni periodi dell’anno, in particolare in alcune giornate a ridosso di festività (es. Pasqua, Natale e Capodanno), fine settimana, ponti e nel periodo estivo. Tra il 2019 e il 2023, nei mercati esaminati, si è rilevato un generale incremento dei prezzi medi. Con riferimento alle tratte da e per la Sicilia, tale aumento è di circa il 16%. In generale, il prezzo di acquisto si riduce all’aumentare della distanza tra il momento dell’acquisto e la data di partenza. Ad esempio, in media, acquistare un biglietto da/per la Sicilia con un anticipo di oltre un mese consente un risparmio di circa il 53% rispetto all’acquisto effettuato nella settimana a ridosso della partenza”.

L’indagine preliminare ha confermato l’adozione, da parte di tutte le compagnie aeree, di tecniche che adattano dinamicamente, in modo fine e continuo, i prezzi dei biglietti aerei nel corso del tempo – spiega ancora il Codacons – Non sono emersi tuttavia indizi presuntivi della presenza di una discriminazione effettuata dalle compagnie aeree sulla base del tipo di dispositivo e del sistema operativo utilizzati dagli utenti per la ricerca. “In generale le rilevazioni svolte non fanno emergere la presenza, nella stragrande maggioranza dei casi, di pratiche di “profilazione” della clientela da parte dei principali operatori attivi sulle rotte da e per la Sicilia e la Sardegna – scrive l’Antitrust – A tale riguardo, fa eccezione una sola compagnia […] agli utenti dotati di storia di navigazione o che accedono al sito tramite aggregatori viene esposto un prezzo unico, non soggetto al meccanismo di assegnazione casuale di uno dei prezzi attivi simultaneamente per gli altri utenti. Ciò sembra indicare che tale compagnia “etichetti” tali categorie di utenti, mantenendone in memoria la cronologia degli accessi effettuati”.

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Mancanza di trasparenza

L’Autorità conferma poi i dubbi del Codacons sulla mancanza di trasparenza circa le tariffe praticate al pubblico in fase di acquisto di un biglietto sui siti internet delle compagnie aeree: “il processo “obbligato” di navigazione che il consumatore deve seguire, attraverso le pagine di prenotazione di ciascun vettore, per poter accedere alle informazioni sul prezzo dei servizi ancillari è piuttosto complesso ed ha, quindi, un costo per il consumatore, in termini di sforzo e tempo di ricerca. La richiesta di inserire i propri dati personali prima di poter accedere alle pagine web in cui sono esposti i prezzi dei servizi accessori tende ad aumentare ulteriormente il tempo e, quindi, i costi di ricerca per il consumatore. Il consumatore che voglia comparare il prezzo di una offerta predefinita di un vettore con l’acquisto unbundled da altri vettori, o confrontare il prezzo dell’acquisto unbundled tra più vettori, o ancora verificare la convenienza del prezzo di una opzione tariffaria predefinita di un vettore con l’acquisto unbundled intra-vettore, dovrà, quindi, eseguire, anche più volte, il processo di prenotazione e la costruzione del paniere di acquisto tra servizio base e servizi ancillari di interesse, con quanto ne consegue in termini di tempo dedicato alla ricerca della migliore soluzione di prezzo disponibile.

Si è poi appurato, grazie a prove di ricerca dei voli su alcuni siti di metasearch (Skyscanner e Google Flight), che i comparatori, pur semplificando l’attività di ricerca delle soluzioni di volo disponibili, non risultano, tuttavia, in grado di consentire ai consumatori di effettuare un confronto pieno tra le offerte dei vari vettori sotto il profilo del prezzo”.

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