Approvata nella notte, dopo una maratona durata 19 ore, la Finanziaria della Regione siciliana.
Confermata la norma che aumenta gli stipendi dei deputati regionali di quasi 900 euro al mese. Formalmente si tratta degli adeguamenti Istat delle indennità per i 70 parlamentari siciliani. L’Assemblea regionale ha, infatti, respinto, con voto segreto, un emendamento che prevedeva l’abrogazione della norma della legge che nel 2014 aveva introdotto l’automatismo della rivalutazione delle indennità al costo della vita. L’emendamento, al ddl stabilità in discussione, era stato presentato alla luce delle polemiche per gli 890 euro lordi in più in busta paga che gli onorevoli percepiranno quest’anno.
Ma non sono tutti d’accordo.
Il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca non ci sta. E di certo non le manda a dire. Si legge infatti in una nota: “Registriamo in atto il solito sciacallaggio politico a cinque stelle per nascondere il fatto grave che si è verificato stanotte: la bocciatura del nostro emendamento per eliminare l’ aumento Istat dell’indennità dei parlamentari da me presentato e poi sottoscritto dagli altri gruppi parlamentari. Conoscendo i personaggi ci eravamo già organizzati per difenderci dalla sicura bocciatura presentando anche nel primo pomeriggio un apposito disegno di legge per l’abrogazione della norma che prevede l’adeguamento ISTAT dell’indennità dei parlamentari”.
Prosegue De Luca: “In aula stanotte si è consumata l’ennesima vergogna ai danni della Sicilia. Alcuni deputati della maggioranza d’accordo con la finta opposizione hanno richiesto ed ottenuto la votazione segreta e nel segreto dell’urna hanno bocciato la nostra proposta.
Noi abbiamo scelto di non partecipare alla votazione togliendo i tesserini per stanare l’accordo politico trasversale che c’era nel parlamento per non rinunciare all’aumento Istat è così abbiamo smascherato il solito inciucio d’aula.
D’altronde il Movimento 5 stelle e quindi Nuccio Di Paola e i suoi sodali sapevano benissimo da mesi, essendo nell’ufficio di presidenza, che nel bilancio dell’Ars sarebbe finito questo aumento ma hanno taciuto.
Lo hanno fatto con la solita premeditazione e oggi tentano di mistificare la realtà”.
Conclude De Luca: “Noi ci siamo sottratti per coerenza ed onestà politica alla logica del voto segreto e ci siamo premuniti presentando un disegno di legge per abrogare la norma che prevede l’aumento delle indennità per indicizzazione istat. Abbiamo già’ chiesto formalmente al presidente dell’assemblea Gaetano Galvano di calendarizzarne la discussione in aula del nostro disegno di legge e quello sarà l’ulteriore momento in cui ciascuno dovrà assumersi le proprie responsabilità senza la possibilità di nascondersi dietro la segretezza del voto”.
“La Finanziaria regionale approvata dall’Ars prevede numerosi interventi di sostegno a settori vitali del tessuto produttivo e alle famiglie, colpiti da una crisi economica aggravata dall’emergenza Covid. In Commissione Bilancio prima e in aula poi c’è stato complessivamente un clima di proficua collaborazione con le opposizioni e anche questo ha consentito di procedere a un approvazione in tempi notevolmente anticipati rispetto a quanto accaduto in passato”. Lo afferma Giorgio Assenza, capogruppo di Fratelli d’Italia, aggiungendo: “Il nostro gruppo parlamentare all’Ars ha avuto un ruolo fondamentale e continuerà ad averlo anzitutto riproponendo alcune norme che per motivi diversi non hanno avuto il via libera dell’Aula. Ad esempio, continuiamo a ritenere che in questo momento storico la norma che prevede l’aumento automatico delle indennità e della diaria dei deputati regionali sulla base dell’indice ISTAT debba essere abrogata in considerazione dell’attuale e difficile situazione economica e finanziaria che investe tutti i settori del tessuto sociale e produttivo della Sicilia. Pertanto, non appena possibile chiederemo l’esame del disegno di legge in tal senso che avevamo già presentato all’Ars insieme a un analogo ordine del giorno”.
Assenza aggiunge: “Inoltre trasformeremo in un disegno di legge organica l’emendamento- non accolto in Finanziaria- che prevede all’interno del Fondo Pensioni del personale regionale l’istituzione di un Fondo per gli acquisti dei crediti d’imposta maturati sugli interventi di ristrutturazione edilizia e di efficientamento energetico ammissibili ai benefici fiscali”. Durante la seduta d’aula di approvazione della Finanziaria, Assenza ha chiesto e ottenuto un momento di raccoglimento in memoria delle vittime delle Foibe.