Non nascondendo la propria emozione, il neo prefetto di Palermo, Maria Teresa Cucinotta, si è insediata oggi.
Lotta alla mafia e alla criminalità organizzata, vicinanza ai giovani e dialogo tra istituzioni. Questi i capisaldi su cui lavorerà Cucinotta. Arrivano per lei gli auguri dei sindacati.
Cisal: “Pronti a collaborare per trovare soluzioni ai problemi”
“Rivolgiamo sinceri auguri di buon lavoro al neo Prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta, che oggi si è presentata alla città. Siamo certi che la sua esperienza e le sue capacità aiuteranno Palermo e l’area metropolitana ad affrontare le numerose emergenze del nostro territorio e in particolar modo le tante vertenze lavorative. Come Cisal, siamo pronti come sempre a collaborare con le istituzioni e offrire il nostro contributo per trovare idonee soluzioni a problemi comuni”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Gianluca Colombino di Cisal.
Cisl Palermo Trapani: “Faremo sistema”
“Al nuovo Prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta, auguriamo un buon lavoro, certi che proseguirà in quella importante azione di mediazione fra le realtà del territorio, che hanno portato avanti negli anni i suoi predecessori, sempre con una forte azione di sintesi e raccordo fra tutte le realtà della città”. Ad affermarlo è Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani nel giorno dell’insediamento del nuovo Prefetto di Palermo. “Il momento è tragico e senza precedenti, concordiamo dunque con quanto già affermato dal Prefetto, bisogna fare ‘sistema’ per affrontare tutte le gravi emergenze sociali vissute nei quartieri, soprattutto periferici, della città. Il contrasto alle infiltrazioni mafiose poi, resta priorità dell’azione di tutte le istituzioni, e noi siamo pronti a fare la nostra parte sul fronte dei percorsi di legalità, anche in relazione alle numerose risorse che il PNRR porterà nella nostra provincia”. La Piana conclude: “La sinergia è sempre stata il nostro modus operandi e siamo certi che il Prefetto di un territorio così importante ascolterà le nostre istanze di dialogo e confronto. Ci auguriamo infatti di poter essere convocati in tempi brevi per poter meglio esplicitare le nostre idee e la nostra visione della città e della provincia ”.
Cgil Palermo: “Confronto sulle vertenze del mondo del lavoro”
“Auguri di buon lavoro al nuovo prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta, in attesa di poterlo incontrare presto per discutere e affrontare le tante problematiche del mondo del lavoro palermitano”, così il segretario generale della Cgil Palermo Mario Ridulfo, in una lettera di benvenuto inviata al nuovo prefetto nel giorno del suo insediamento.
“La Prefettura è stata in questi anni un punto di osservazione importante – aggiunge Mario Ridulfo – in cui si sono affrontate, anche se non sempre risolte, vertenze delicate locali e nazionali e discusse le complesse emergenze sociali emerse soprattutto in questo lungo periodo di crisi. Ci auguriamo che il percorso intrapreso con il suo predecessore Giuseppe Forlani possa essere portato avanti e migliorato, con la conoscenza del contesto palermitano acquisita dal nuovo prefetto negli anni passati, che possano essere poste le basi per una collaborazione duratura tra parti sociali e Prefettura, per condividere un progetto di rilancio per lo sviluppo e di crescita per il nostro territorio, per garantire la legalità e la sicurezza del lavoro, un’occupazione stabile, welfare e assistenza per poveri e anziani, e contrastare le infiltrazioni mafiose”.
“Ho la pelle d’oca”, il ricordo del generale Dalla Chiesa
“Ho la pelle d’oca oggi nel ricoprire oggi a Palermo la stessa carica nell’anno in cui ricorrono i 40 anni dalla morte del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa. Sono davvero emozionata”. Così ha esordito Cucinotta che è stata funzionario per tanti anni in prefettura a Palermo, poi vicario a Siracusa, prefetto a Lecce e infine a Catanzaro.
Il ricordo della strage di Capaci
“Proprio a Palermo ricordo ancora il 23 maggio 1992. Era il mio primo sabato da funzionario di turno. Ricordo ancora la frase del funzionario della sala operativa della polizia che mi informava della strage di Capaci.
“C’è stata una fortissima esplosione all’altezza della cementeria di Isola delle Femmine, casualmente passava da lì il giudice Giovanni Falcone” disse. Nessuno in quei momenti, in quei primi minuti poteva pensare che quello fosse stato un attentato organizzato dalla mafia per uccidere il magistrato, la moglie e gli agenti della scorta”.
Vigili e attenti sulla mafia
“Dai giorni delle stragi credo che sia cambiato molto molto nella coscienza civile e negli anni la lotta alla mafia, grazie a tutto quello che seguì in termini di legislazione, è cambiata. Ma sappiamo che la mafia tende sempre a riorganizzarsi ed è viva e vegeta, anche se non ai livelli di 30 anni fa. Dobbiamo essere vigili e attenti”, ha ancora detto il nuovo prefetto di Palermo.
L’interesse della mafia per i fondi del Pnrr
Ha inoltre aggiunto: “L’obiettivo è evitare che le mani della mafia possano arrivare in qualche modo ai fondi del Pnrr che sono importantissimi per noi e per il sud. Attenzione sul tema della certificazione antimafia, ma anche supporto ai comuni dal punto di vista burocratico e amministrativo per sviluppare le pratiche e seguire l’andamento dei lavori e, per quel che è possibile, che vengano rispettati i tempi indicati”.
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