L’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Alessandro Aricò ha nominato l’avvocato Sinuhe Curcuraci – attuale presidente della Camera penale di Enna – consulente nell’assessorato di competenza.
L’obiettivo è ottenere un qualificato supporto tecnico legale per l’attuazione e la programmazione del Pnrr e di altre programmazioni comunitarie già in corso. Curcuraci, nel ringraziare l’assessore Aricò per la fiducia, ha assicurato il massimo impegno al fine di fornire un valido supporto nella trattazione delle tematiche assegnate, in considerazione che la programmazione dei fondi Pnrr e più in generale extraregionale rappresenta un aspetto importante delle attività svolte dall’assessorato in favore del territorio siciliano.
Le 15 priorità e i conti del Ponte, infrastrutture per rendere la Sicilia competitiva
Quindici infrastrutture prioritarie mancano all’appello per fare finalmente della Sicilia l’hub commerciale del Mediterraneo verso il Nord Europa. Le tensioni nello stretto di Bab al-Mandab e il crollo del 65% dei transiti navali dal Canale di Suez hanno spinto il 35% di armatori che ancora utilizzano la rotta del Mar Rosso ad accorciare la navigazione, raddoppiando i servizi di linea e attraccando nei porti di Vado Ligure e di Gioia Tauro piuttosto che a Rotterdam per compensare l’aumento dei costi.
Scali che sono già prossimi all’overbooking: la Sicilia avrebbe l’opportunità di assorbire parte dei flussi, ma l’assenza di porti di transhipment e di collegamenti con una rete veloce la allontanano. Dunque, diventa ancora più urgente la richiesta alle istituzioni avanzata dalle imprese siciliane tramite le Camere di commercio, di realizzare al più presto le 15 infrastrutture che hanno indicato come prioritarie, di cui ben 8 indifferibili, nell’indagine condotta da Unioncamere Sicilia in collaborazione con Uniontrasporti e nei tavoli tecnici di confronto realizzati in tutti i territori dell’Isola.
Il progetto
Il “Progetto infrastrutture”, finanziato dal Fondo di perequazione 2021-2022 di Unioncamere nazionale, è sfociato nell’aggiornamento del Libro bianco, presentato oggi da Unioncamere Sicilia. Come ha spiegato Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti, l’elenco delle 15 opere prioritarie comprende le prime otto indifferibili (l’alta velocità Palermo-Catania, l’ammodernamento a quattro corsie della Palermo-Agrigento, la ferrovia Messina-Catania, il completamento del raddoppio ferroviario Palermo-Messina, la Ragusa-Catania, la velocizzazione della ferrovia Catania-Siracusa, la pedemontana di Palermo col collegamento al porto e il Ponte sullo Stretto di Messina) e le altre sette opere prioritarie (l’intervalliva Tirrenico-Jonica, il completamento della Siracusa-Gela, la tangenziale di Agrigento, il collegamento del porto di Augusta, l’interporto di Termini Imerese, il collegamento dell’aeroporto di Trapani Birgi e il terminal cargo a Comiso).
Il “Progetto infrastrutture” vuole proprio rispondere alle esigenze espresse dalle imprese, oggi costrette per l’85% a scegliere il trasporto su strada. Una condizione negativa di partenza che, aggiunta agli altri fattori di tardato sviluppo che riducono la competitività dei prodotti, ha comportato nel 2023 un crollo delle esportazioni pari a 8 miliardi di euro (-19,3%).
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