Lunghi tempi di attesa alla fermata del bus, per poi vedere passare diversi mezzi della stessa linea nel giro di un battito di ciglia. Capita anche questo all’utenza del trasporto pubblico di Palermo. Un’organizzazione che risente di oggettivi limiti di risorse e personale e su cui l’Amministrazione Comunale sta agendo per potenziare gli assets aziendali. A volte però il problema non si rintraccia nella quantità bensì nella qualità del servizio. Come nel caso segnalato nel pomeriggio di sabato 22 ottobre da un utente della linea 101, che ha visto passare ben tre mezzi della stessa linea, uno dietro l’altro, all’ultima fermata di via Croce Rossa.
Continuano i disagi dell’utenza
Disagi, quelli vissuti dall’utenza, che hanno riguardato non solo ritardi e mancanza di mezzi, bensì anche il passaggio sfasato di alcune linee. Fra queste rientra anche la linea 101, asse centrale del servizio publico palermitano. Una tratta che collega la Stazione Centrale allo Stadio e che, proprio per questo, rappresenta una delle linee più frequentate dall’utenza. Bus che dovrebbe avere un’attesa media di dieci minuti. Tempi stretti giustificati anche nel weekend, soprattutto quando il Palermo calcio gioca fra le mura amiche del Renzo Barbera.
Tempi non sempre rispettati, per i problemi esposti sopra. Eppure, a volte, accade un vero e proprio paradosso: tre autobus della stessa linea uno dietro l’altro nel giro di nulla, con l’utenza costretta ad attendere in precedenza diversi minuti rispetto all’orario previsto. Una serpentina di mezzi di cui il primo è chiaramente stracolmo, mentre gli altri due sono quasi vuoti. Uno sfasamento figlio di diverse concause ma che conferma la necessità di modificare qualcosa nell’ambito del trasporto pubblico.
La presa d’atto del Comune su Amat
Disservizi che denunciano, ancora una volta, i limiti dell’attuale flotta di mezzi e personale di Amat. Fatto su cui il Comune è recentemente corso ai ripari, con una presa d’atto relativa al piano del fabbisogno del personale dell’azienda di via Roccazzo. L’obiettivo è quello di porre in essere un turnover aziendale, che vada da un lato a ridurre i costi tramite i pensionamenti e dall’altro ad introdurre nuovi autisti fra i ranghi dell’azienda. Ingressi più che mai necessari alla luce delle difficoltà vissute dalla partecipata, con mezzi ridotti all’osso anche per mancanza di personale.
Una presa d’atto, quella messa in campo dal Comune, da mettere in campo “nelle more della redazione del piano industriale” da parte dell’azienda. Documento, quello predisposto da Amat, redatto nel rispetto delle direttive fissate, dall’Amministrazione comunale, in precedenti note. Tra queste, l’obbligo di contrazione della spesa per il personale. “La Giunta Comunale – ha scritto l’Amministrazione in una nota – prende atto che per gli anni 2022-2024 l’AMAT, nel rispetto della normativa vigente e delle modalità previste dai propri regolamenti interni per il reclutamento del personale di cui ai piani del fabbisogno, procederà prioritariamente, attingendo dagli elenchi approvati con la deliberazione di Giunta Comunale n. 112 del 2018”.
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