Attacco hacker al sito dell’Amat, a Palermo, che oggi pomeriggio è andato in tilt e non è più accessibile e non si sa quando riprenderà a funzionare. Potrebbe volerci un pò. A rivendicare l’operazione è il gruppo Telegram della cyber gang russa “noname 057”, che ha deciso così di “punire” l’Italia per la sua politica di appoggio all’Ucraina nel conflitto con la Russia.
La contestazione per rapporto tra Meloni e Biden
Il gruppo contesta anche le recenti prese di posizione del presidente del Consiglio Giorgia Meloni durante il suo recente incontro con presidente degli Stati Uniti Joe Biden.
L’Amat era inserita tra i potenziali obiettivi di attacchi di questo tipo. Non è chiaro con quali tempi il sito potrà tornare attivo.
L’attacco all’Atac di Roma
Non è la prima volta che gli hacker russi prendono di mira un’azienda di trasporto italiana. Poco dopo aver parlato dell’attacco hacker all’ATAC, anche il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti è stato vittima di un attacco DDoS. Come spiegato dal Corriere della Sera, il gruppo filorusso Noname 057 ha rivendicato la controffensiva DDOS contro i siti web italiani.
Fortunatamente al momento non ci sarebbero evidenze di possibili rischi per i dati, ma la controffensiva degli hacker russi sta impedendo agli utenti di accedere ai servizi ATAC e del MIT dai rispettivi siti web.
Nella rivendicazione gli hacker parlano di “missili DDOS contro l’Italia russofoba”, un claim che è stato utilizzato anche in passato e legato al supporto che il nostro paese sta dando all’Ucraina nella guerra in corso contro la Russia a seguito dell’invasione del 24 Febbraio 2022.
Sull’attacco sta comunque indagando la Postale, che con in Cnaipic ed i Centri Operativi per la Sicurezza Cibernetica stanno supportando gli enti coinvolti.
Qualche giorno fa gli hacker russi avevano preso di mira anche il sito web dei Carabinieri, che è risultato inaccessibile per svariate ore. Insomma sembra che il nostro Paese sia particolarmente preso di mira.
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