Un attacco hacker diffuso ha colpito tutta l’Italia, sui distributori oltre alla scritta “Fuori Alfredo dal 41 bis” è stato variato il prezzo dei prodotti scalato a soli € 0,10.
E’ successo anche in alcuni tabacchi a Termini Imerese (Pa). Gli hacker potrebbero appartenere a gruppi anarchici visto il messaggio riferito ad Alfredo Cospito, condannato a 9 anni 5 mesi di reclusione, nel 2014, per la gambizzazione di Roberto Adinolfi, dirigente della Ansaldo Nucleare e poi condannato a 20 anni per l’attentato del 2006 contro la scuola allievi carabinieri di Fossano. Anche a Termini Imerese, come nel resto delle città italiane, i disagi non sono mancati, i gestori sono stati costretti a disattivare i distributori automatici, il fatto è accaduto attorno alle ore 21 di ieri.
Sui social si legge l’appello di uno dei gestori colpiti proprio nella città, che invita i clienti che hanno approfittato dell’attacco a restituire i prodotti.
“Spettabile clientela a causa di un attacco hacker – dice uno dei commercianti – sui nostri sistemi vi informo che a causa del grosso danno economico che stiamo subendo i nostri distributori saranno spenti. Informo che tutti coloro che hanno acquistato prodotti e sigarette a 10 centesimi sono pregati di riportate i prodotti in tabaccheria. Informo che i maggiorenni e i minorenni ripresi dalle telecamere verranno denunciati alle forze dell’ordine”.
Altre denunce di tabaccai sono arrivate già ai carabinieri da altri centri del palermitano. Sono stati presi di mira per lo più i commercianti serviti da una delle aziende che gestisce i distributori non solo di tabacchi ma di numerosi prodotti. Ormai i dispenser offrono tanti prodotti non solo sigarette e ogni box mette in vendita prodotti per svariate migliaia di euro. Segnalazioni di attacco sono arrivate oltre che da Termini Imerese anche da Cefalù, Trabia e diversi comuni delle Madonie. I carabinieri hanno iniziato le indagini per cercare di risalire a quanti hanno preso le sigarette vendute a 10 centesimi quando un pacchetto di bionde costa in media 5 euro. Un lavoro comunque non complesso, oltre alle immagini le sigarette si acquistano con la tessera sanitaria e il codice fiscale. Risalire agli acquirenti non dovrebbe essere complicato.
La polizia postale è al lavoro con la società Laser Video per far luce sull’attacco di hacker che ha portato al sabotaggio di diversi distributori di sigarette in tutta Italia. L’azione è stata messa a segno da pirati informatici solidali con l’anarchico Alfredo Cospito: sul video delle macchinette sono comparse scritte come ‘Fuori Alfredo dal 41bis’, mentre i pacchetti potevano essere acquistati a dieci centesimi, tanto che i tabaccai sono stati costretti a disattivare le macchine. Ad essere colpiti sono stati i sistemi della società mantovana Laser Video, con sede a Suzzara, che distribuisce le macchinette elettroniche a vari tabaccai del Paese.